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Voli in Europa, cieli a rischio collasso: perché il sistema è in crisi

In questo articolo

L'aumento della domanda e l'insufficienza delle infrastrutture hanno portato a ritardi crescenti e difficoltà operative.

Il traffico aereo in Europa è in crescita vertiginosa, con un aumento della domanda che sta mettendo sotto pressione l’intera infrastruttura aeroportuale. Secondo Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), che ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera e ha ripreso l’argomento al recente Meeting di Rimini, i cieli europei sono vicini al collasso. Di Palma ha dichiarato che il numero di voli giornalieri per singolo aereo è cresciuto di un terzo rispetto al passato, con alcune tratte che raggiungono fino a 6-8 voli al giorno, un ritmo che molti aeroporti non riescono più a sostenere.

Il risultato è un incremento significativo di ritardi, cancellazioni e disagi per i passeggeri.

Una crisi del sistema causata dalla crescita esponenziale

Il fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma l’intero sistema aeroportuale europeo. Gli aeroporti, i vettori aerei, le società di handling e catering stanno faticando a gestire il traffico aereo in aumento. Di Palma ha spiegato che il problema è da attribuire a una “crisi di crescita”, causata da un incremento del traffico aereo che l’infrastruttura esistente non riesce più a gestire efficacemente. Il numero di passeggeri è tornato ai livelli pre-pandemici, anzi, li ha superati, creando una situazione di sovraffollamento negli scali durante le ore di punta.

Le statistiche confermano questa tendenza: a giugno 2024, gli aeroporti italiani hanno registrato 21,5 milioni di passeggeri, superando i numeri dei mesi successivi e quelli dell’estate precedente. Questo aumento della domanda ha portato a una saturazione dei terminal, con aerei che volano al 90% della loro capacità, contro il 75% previsto in media. Con più passeggeri a bordo e meno spazi liberi, il sistema non riesce a mantenere l’efficienza operativa necessaria.

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Mancanza di investimenti e carenza di personale

Un altro fattore chiave che contribuisce alla crisi è la mancanza di investimenti post-pandemia, soprattutto nel settore del controllo del traffico aereo. Mentre l’Italia, tramite l’Enav (l’ente nazionale di assistenza al volo), ha fatto eccezione, in molti altri Paesi europei non sono stati fatti investimenti significativi per aggiornare infrastrutture e risorse umane. Di Palma sottolinea che molte società di gestione del traffico aereo hanno ridotto il personale durante la pandemia, e i nuovi assunti richiedono un periodo di formazione prima di poter operare a pieno regime.

La diretta conseguenza è che i ritardi registrati da un volo difficilmente vengono recuperati nel corso della giornata. Anzi, tendono ad accumularsi e a propagarsi sui voli successivi, generando un effetto domino che peggiora progressivamente la situazione.

L’aumento dei ritardi: cause e conseguenze

I ritardi dei voli in Europa sono aumentati del 153% in un anno, principalmente a causa di problemi infrastrutturali e di una programmazione che ha “stressato” il sistema oltre i suoi limiti. Il maltempo è stato un fattore aggravante, ma non la causa principale: i veri problemi sono la mancanza di personale e l’inadeguatezza delle infrastrutture rispetto ai volumi di traffico attuali.

In particolare, molti aeroporti non hanno incrementato il numero di addetti alle operazioni di check-in, sicurezza, gestione dei bagagli e imbarco. Questo ha portato a lunghe code, disagi e tensioni crescenti. Gli aeroporti italiani che richiedono maggiore attenzione sono Bergamo, Bologna, Palermo, Catania, Napoli e Venezia, dove si stanno verificando le criticità maggiori.

La necessità di una ristrutturazione infrastrutturale

Secondo Di Palma la crisi attuale non può essere risolta nel breve termine, ma richiede una pianificazione a lungo termine e investimenti adeguati per potenziare le infrastrutture aeroportuali in tutta Europa.

L’aumento della domanda di voli, combinato con una programmazione non sempre ottimale, ha portato a una situazione in cui i vettori aerei e gli aeroporti faticano a gestire i flussi.

“Non si possono più pianificare i flussi prevedendo aerei con un tasso di riempimento medio del 75%, perché oggi sono pieni al 90%,” spiega Di Palma.

Questo significa che nelle ore di picco, i terminal sono sovraffollati e gli aeroporti non riescono a garantire un servizio efficiente.

Consigli per i viaggiatori: quando volare?

Di fronte a questo scenario, Di Palma consiglia ai passeggeri di scegliere con attenzione quando volare. “Meglio optare per voli al mattino presto, preferibilmente il martedì, mercoledì o giovedì,” suggerisce il presidente dell’Enac. I giorni in cui, solitamente, volano i viaggiatori d’affari (bleisure permettendo…).

Evitare i giorni di punta come venerdì, domenica e lunedì può aiutare a ridurre il rischio di ritardi e disagi.

Una sfida infrastrutturale per il futuro del trasporto aereo in Europa

La crisi nei cieli europei solleva importanti interrogativi sul futuro del trasporto aereo nel continente. Con una domanda di viaggio che continua a crescere, è fondamentale che le autorità e gli operatori del settore investano in infrastrutture e personale per evitare un collasso del sistema.

Nel frattempo, Enac ha già annunciato l’intenzione di varare un piano anti-caos per il 2025, che punta a migliorare l’efficienza operativa e a prevenire crisi future. Questo piano dovrebbe includere un aumento degli investimenti in infrastrutture, un potenziamento della capacità operativa degli aeroporti e una maggiore integrazione tra gli scali per ottimizzare la gestione del traffico.

La fusione Ita-Lufthansa e il ruolo di Fiumicino

Un’opportunità di rilancio potrebbe arrivare dalla fusione tra Ita Airways e Lufthansa, recentemente approvata dalla Commissione Europea. Di Palma considera questa operazione come un’ottima notizia, poiché permetterà al gruppo Lufthansa di utilizzare l’aeroporto di Fiumicino come una “valvola di sfogo per drenare traffico dall’Europa centrale, attualmente in difficoltà con la puntualità e la regolarità dei voli.

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