Il settore dei viaggi d’affari in Europa ha registrato una crescita significativa nella prima metà del 2024, con un aumento sia nella spesa per i viaggi che nel numero di biglietti prenotati. Secondo un recente rapporto di AirPlus International, leader globale nelle soluzioni di pagamento per le aziende, le spese per i viaggi aerei sono cresciute dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il numero di viaggi effettuati è salito dell’1,6%. Questi dati indicano una ripresa stabile del settore, nonostante le sfide che hanno caratterizzato l’inizio dell’anno.
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Cambiamenti nelle abitudini di prenotazione
Un fenomeno interessante emerso dal rapporto di AirPlus è il cambiamento nelle abitudini di prenotazione dei viaggiatori d’affari. Nel 2024, i voli sono stati prenotati in media 28,8 giorni prima della partenza, un incremento rispetto ai 26,3 giorni del 2023. Questo trend indica una crescente attenzione alla pianificazione anticipata, un comportamento che potrebbe riflettere sia una maggiore disponibilità di dati per ottimizzare i costi, sia una maggiore flessibilità nella gestione delle trasferte aziendali.
Le donne, in particolare, hanno dimostrato una tendenza ancora più marcata alla prenotazione anticipata, acquistando i biglietti in media 32 giorni prima della partenza, quasi cinque giorni prima rispetto agli uomini (27,2 giorni). Questa differenza potrebbe essere legata a una maggiore attenzione ai dettagli organizzativi o a una diversa percezione del viaggio d’affari.
Complessivamente la durata media dei viaggi d’affari nella prima metà del 2024 è leggermente diminuita, passando dai 5,9 giorni del 2023 ai 5,8 giorni. In parallelo la percentuale di viaggi di un solo giorno è scesa dal 6,8% al 6,7%. Questi dati suggeriscono una lieve riduzione nel tempo dedicato agli spostamenti lavorativi, forse dovuta a una maggiore efficienza nella gestione degli incontri e degli appuntamenti o a una preferenza per la concisione nei viaggi.
Mads Krumhardt Enggren, Ceo di AirPlus International, ha sottolineato come i viaggiatori d’affari europei abbiano dimostrato una notevole resilienza nella prima metà del 2024, nonostante le avversità incontrate:
“Nonostante scioperi e cancellazioni, soprattutto all’inizio dell’anno, i viaggiatori d’affari europei sono stati in volo più spesso nella prima metà dell’anno rispetto all’anno precedente”.
Questa resilienza è un segnale positivo per il settore, che continua a mostrare segnali di ripresa e adattamento alle sfide globali.
Il “Bleisure” è in crescita
Un altro trend emergente rilevato da AirPlus è l’aumento dei viaggi d’affari che iniziano durante il fine settimana. Nel 2024, questa tipologia di viaggi ha raggiunto il 16% del totale, evidenziando la crescente popolarità del “bleisure”, una combinazione tra business e leisure (svago). Enggren ha commentato:
“Stiamo vedendo che la combinazione di viaggi d’affari e privati sta diventando sempre più popolare. Soprattutto in tempi di carenza di lavoratori qualificati, è fondamentale per le aziende offrire ai propri dipendenti modelli di lavoro flessibili per aumentarne la soddisfazione e la produttività.”
Questo trend riflette una trasformazione nel modo in cui i professionisti percepiscono il viaggio d’affari, non più visto solo come un dovere lavorativo, ma come un’opportunità per bilanciare lavoro e vita privata.
Miglioramento delle condizioni di viaggio: cresce l’uso delle classi premium
Le preferenze di viaggio stanno cambiando, con una riduzione delle prenotazioni in classe economy e un aumento dell’uso delle classi premium. La percentuale di voli in classe business è aumentata dal 10,8% all’11,1%, mentre le prenotazioni in premium economy sono cresciute dall’1,8% al 2%. Parallelamente, i viaggi in economy sono scesi dall’87,2% all’86,8%. Questi cambiamenti suggeriscono una maggiore attenzione al comfort e alla qualità del viaggio, probabilmente in risposta all’aumento dei viaggi a lungo raggio.
Infatti, la percentuale di viaggi all’interno dell’Europa è leggermente diminuita, passando dal 52,7% al 52,2%, mentre i voli dall’Europa verso altri continenti sono aumentati dal 15,6% al 16,1%. Questo incremento nei viaggi intercontinentali potrebbe essere uno dei fattori che ha spinto le aziende a investire di più in classi di viaggio superiori.
Tendenze sui prezzi: stabile la tariffa media economy, in calo quella Business
Il rapporto di AirPlus ha infine rilevato un movimento minimo nelle tariffe aeree. La tariffa media per un biglietto in classe economica è aumentata dell’1,5%, attestandosi a una media di 526 euro. Al contrario, la tariffa media per la classe business è scesa del 2,1%, raggiungendo i 3.784 euro. Questo dato potrebbe indicare una maggiore competizione tra le compagnie aeree per attrarre i clienti business, oppure una variazione nella domanda per i viaggi di alta gamma.
In sintesi, i dati emersi indicano un settore in evoluzione, con i viaggiatori che cercano di bilanciare efficienza, comfort e vita personale. Nonostante le sfide, le prospettive per il resto dell’anno sembrano positive, con un settore pronto a innovarsi e adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
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