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Venezia, nuove regole per i turisti

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A partire dal 1° agosto, Venezia ha limitato i gruppi turistici a un massimo di 25 persone suscitando preoccupazioni tra gli operatori turistici per i costi e la logistica durante l'alta stagione

Venezia, si sa, ha un problema difficile da gestire senza scontentare qualcuno: i turisti.

E’ appena finita la sperimentazione del ticket di ingresso che già si passa a nuove regolamentazioni. Dal 1° agosto, infatti,  è stata introdotta una nuova ordinanza che limita il numero di turisti in gruppi organizzati a un massimo di 25 persone. Questo provvedimento si applica non solo al centro storico della città, ma anche alle isole di Murano, Burano e Torcello. Le nuove regole vietano inoltre l’uso di altoparlanti da parte delle guide turistiche e impongono sanzioni per chi non rispetta le disposizioni, con multe che variano da 25 a 500 euro.

L’ordinanza prevede alcune eccezioni significative. I gruppi composti da studenti, sia in visita che in viaggio d’istruzione, non saranno soggetti a queste limitazioni. Inoltre, le operazioni di imbarco e sbarco dai mezzi di trasporto, sia terrestri che nautici, non rientrano nelle restrizioni, così come le informazioni fornite all’interno dei mezzi stessi.

Le Critiche di Fiavet-Confcommercio

La scelta di partire in alta stagione  ha suscitato reazioni contrastanti, specialmente tra gli operatori del settore turistico. La decisione, comunicata nei mesi scorsi e ora entrata in vigore, ha sollevato preoccupazioni da parte di Fiavet-Confcommercio, l’associazione che rappresenta le agenzie di viaggio e i tour operator.

Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet-Confcommercio, ha espresso disappunto per l’introduzione delle nuove regole in un periodo così cruciale:

Questa decisione, presa senza un adeguato consulto con le associazioni di categoria, arriva in un momento in cui le prenotazioni e l’organizzazione dei tour, specialmente quelli internazionali, sono già pianificate con costi e guide assegnate

L’obbligo di limitare i gruppi a 25 persone, che rappresentano circa la metà dei passeggeri di un pullman turistico, crea complicazioni logistiche e costi aggiuntivi. “Questo significa che, per ogni gruppo di turisti, potrebbe essere necessaria l’impiego di due guide, aumentando significativamente i costi” ha continuato il presidente.

Fiavet-Confcommercio ha inoltre sottolineato le difficoltà nel reperire un numero sufficiente di guide autorizzate per rispettare le nuove regole. Questo potrebbe portare a un incremento delle attività irregolari, contrariamente agli obiettivi dell’ordinanza. Inoltre, l’estensione dei tempi di visita per rispettare la nuova normativa potrebbe comportare l’inadempienza nei confronti dei programmi turistici prestabiliti, costringendo gli operatori a rimborsare i clienti per le escursioni non completate.

Nonostante le critiche, Ciminnisi ha chiarito che l’associazione non è contraria in assoluto alla regolamentazione del flusso turistico a Venezia. “Non siamo contrari al regolamento veneziano in sé -ha precisato- “Se fosse stato annunciato per il prossimo anno, avremmo potuto adeguarci e pianificare di conseguenza. Tuttavia, introdurlo in alta stagione sconvolge i piani di molte imprese del turismo organizzato.

Il futuro del turismo a Venezia

Sarà fondamentale monitorare gli effetti di questa ordinanza e valutare se le misure adottate riescano a bilanciare la necessità di proteggere il patrimonio unico di Venezia con il desiderio di accogliere milioni di turisti ogni anno.

Per quanto riguarda il ticket di ingresso l‘amministrazione comunale sta valutando di rendere permanente il sistema di contributo turistico a partire dalla primavera del 2025.  Sarà probabilmente mantenuto a 5 euro per la maggior parte del tempo, ma potrebbe aumentare a 10 euro durante i periodi di massima affluenza o per chi prenota all’ultimo minuto. Inoltre, si sta considerando l’introduzione di un limite massimo giornaliero di turisti autorizzati a entrare nella città antica, un’opzione già accantonata in passato.

L’industria del turismo deve adattarsi rapidamente a queste nuove sfide, cercando soluzioni che possano conciliare esigenze economiche e sostenibilità ambientale.

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