Al BizTravel Forum di Milano abbiamo fatto quattro chiacchiere con Sandro Gargiulo, Head of Account Management Southern Europe di Travelport, CRS (Central Reservation System) o GDS (Global Distribution System) statunitense che, proprio nelle parole di Gargiulo, “non è più ‘solo’ un gds, bensì una piattaforma di contenuti il più vario e ampio possibile. Non per nulla la nostra mission è di mettere a disposizione della distribuzione – Adv, Olta o Tmc non importa – il maggior numero di contenuti, i più completi possibili“. Che nei numeri fanno: “più di 400 aerolinee, 20 network ferroviari, centinaia di migliaia di alberghi e di autonoleggi…” sottolinea il manager.
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Prossima frontiera, l’NDC
In Travelport sono già presenti sei vettori con l’offerta completa NDC, tra cui quelli del gruppo Lufthansa, “ma in pipeline ne abbiamo altre 9 a breve con ben 40 in trattativa. Malgrado NDC sia uno standard di comunicazione dei dati basato su Xml (eXtensible Markup Language), per l’integrazione con i vettori si riparte ogni volta quasi da zero” spiega Gargiulo.
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2024, anno di consolidamento
Dopo la ripresa del 2023, il 2024 “sarà un anno di consolidamento raggiungendo i livelli pre-pandemia. Contro una previsione che stimava un ritorno al 2019 solo nel 2026. Già nel 2022 abbiamo raggiunto i 1.000 miliardi di dollari di produzione nel solo business travel, con un +47% sull’anno prima. Con le modalità di viaggio che sono cambiate: si cerca più qualità nei viaggi, che, seppure in numero minore, si allungano” racconta Gargiulo.
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Esg e AI, nuovi strumenti per la distribuzione
La distribuzione, e le Tmc in particolare, “grazie alla tecnologia, all’Intelligenza Artificiale e al machine learning, sono in grado di ottimizzare la produzione e l’offerta, e di avere un maggior controllo del proprio viaggio. Viaggio che deve esser sempre di più attento alle emissioni” chiosa il manager. Attenzione alle emissioni che Travelport sta rendendo più semplice per tutto il settore grazie a una nuova funzionalità che viene calcolata utilizzando il Travel Impact Model (TIM) accessibile al pubblico, sviluppato da Google in collaborazione con la coalizione Travalyst.
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