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Vaiolo delle scimmie: cosa sapere prima di mettersi in viaggio

In questo articolo

Sebbene il rischio di contagio sia contenuto, conoscere le aree a rischio e seguire i consigli delle autorità sanitarie può aiutare a proteggere se stessi e gli altri.

Il 14 agosto scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica internazionale (PHEIC) per il vaiolo delle scimmie con un avviso  per segnalare un aumento dei casi in diverse regioni del mondo.

Il Ministero della Salute italiano ha quindi rilasciato una circolare per sensibilizzare i viaggiatori sui rischi associati al virus Mpox, in particolare il ceppo Clade I, e per fornire indicazioni su come ridurre al minimo la possibilità di contagio.

L’OMS e il Ministero della Salute italiano invitano i viaggiatori a evitare la partecipazione a eventi con grandi assembramenti nei paesi in cui sono stati confermati focolai del virus Mpox Clade I. Questo tipo di contesti aumenta il rischio di trasmissione e può favorire la diffusione del virus tra persone a stretto contatto.

Cosa è il Vaiolo delle Scimmie?

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale rara ma potenzialmente grave, causata dal virus Mpox, appartenente alla stessa famiglia del virus del vaiolo umano. I primi casi documentati di vaiolo delle scimmie risalgono agli anni ’70, in Africa Centrale, e da allora la malattia è rimasta prevalentemente confinata in alcune regioni del continente africano.

Il virus è presente in due ceppi principali: Clade I, originario dell’Africa Centrale, e Clade II, diffuso in Africa Occidentale.

Il ceppo Clade I è il più letale, con un tasso di mortalità stimato intorno al 10%, ed è stato endemico per decenni nel bacino del Congo. Clade II, invece, è meno aggressivo, con un tasso di mortalità inferiore all’1%, ma è riuscito a diffondersi più facilmente al di fuori dell’Africa, soprattutto in Europa e in altre parti del mondo.

I paesi a rischio

Secondo l’ultimo bollettino del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) del 16 agosto, i paesi a più alto rischio includono:

  • Repubblica Democratica del Congo: con 2.638 casi confermati e 14.151 sospetti, la situazione è critica. Il ceppo dominante è Clade I, il più pericoloso.
  • Burundi: 61 casi confermati e 165 sospetti. Sebbene il numero di casi sia inferiore rispetto ad altri paesi, il rischio rimane significativo.
  • Repubblica Centrafricana: 35 casi confermati e 223 sospetti. Il virus è presente in diverse comunità e il rischio di trasmissione è elevato.
  • Congo: 19 casi confermati e 150 sospetti. Anche qui, la situazione richiede attenzione, soprattutto per chi pianifica viaggi in aree rurali o remote.

In Europa, la situazione sembra essere sotto controllo, ma il virus è stato segnalato in Spagna e la Svezia. In particolare, in Spagna, il primo caso di Mpox è stato diagnosticato nella regione della Cantabria. Si tratta di un giovane con sintomi compatibili con il virus Clade II, meno aggressivo di Clade I, ma comunque da monitorare. In Svezia, invece, è stato confermato un caso di Clade I, così come in Pakistan, il che sottolinea la necessità di una continua vigilanza.

Consigli per i viaggiatori: cosa fare per ridurre il rischio di contagio

Secondo le stime del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), il rischio di contrarre Mpox Clade I è elevato per le persone che viaggiano in aree colpite e che hanno contatti stretti con le comunità infette.

Viaggiare durante un’emergenza sanitaria richiede prudenza e una buona pianificazione. Ecco alcuni consigli pratici per ridurre il rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie:

  1. Evitare eventi di massa: se viaggi in un paese con focolai confermati, cerca di evitare eventi con grandi assembramenti. Questi contesti aumentano la probabilità di entrare in contatto con persone infette.
  2. Evitare contatti stretti: riduci al minimo i contatti ravvicinati con persone di cui non conosci lo stato di salute. Questo è particolarmente importante in ambienti affollati o in luoghi pubblici.
  3. Consultare un medico prima di partire: Prima di recarti in una zona con casi di Mpox, consulta il tuo medico di fiducia o visita un centro specializzato in medicina dei viaggi per valutare la possibilità di una vaccinazione preventiva contro il vaiolo delle scimmie.
  4. Monitorare la situazione locale: Mantieniti aggiornato sulle informazioni locali relative ai focolai di Mpox e segui le indicazioni delle autorità sanitarie locali. Scarica app utili o iscriviti a servizi di alert per ricevere notifiche tempestive.

La chiave per proteggersi dal vaiolo delle scimmie è adottare un approccio consapevole e informato. Oltre a evitare le aree a rischio e seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie, è importante anche prendere misure igieniche come lavarsi frequentemente le mani, usare disinfettanti a base di alcol e evitare il contatto con animali selvatici, che possono essere vettori del virus.

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