Compagnie aeree nel mirino dell’UE. Nelle scorse ore il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione UEÂ di vietare il supplemento che molti vettori fanno pagare ai viaggiatori per poter portare a bordo dei velivoli il porprio bagaglio a mano.
Un istanza approvata durante la giornata di ieri per acclamazione e che giunge a seguito delle rimostranze esternate negli scorsi anni da moltissimi turisti e business traveller.
Il documento, pur non avendo valore legislativo, è un tentativo da parte dell’UE di porre fine a un fenomeno definito da Angela Maria Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, “una degenerazione di un mercato dei trasporti che non rispetta più i diritti dei passeggeri”.
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Una legge che già c’è ma non viene rispettata
La richiesta del Parlamento alla Commissione UE si rifà a una sentenza emessa nel 2014 dalla Corte di giustizia europea nella quale si definì il bagaglio a mano come “un elemento indispensabile del trasporto di passeggeri” a condizione che soddisfi “requisiti ragionevoli, in termini di peso e dimensioni, e soddisfi le prescrizioni applicabili in materia di sicurezza”.
Nel testo viene inoltre sottolineato che “che il trasporto di questi non può, conseguentemente, essere sottoposto ad un supplemento di prezzo“. Nonostante questa sentenza abbia ormai più di 10 anni, a partire dal 2017 sono state molte le compagnie che, infischiandosi della decisione della Corte europea, hanno deciso di far pagare ai propri passeggeri un supplemento sul biglietto per poter portare a bordo dei velivoli il bagaglio a mano.
Tra queste le principali sono Ryanair (vero e proprio vettore-apripista di questo fenomeno), Eurowings, Vueling, Jet2 e Wizz Air. Proprio per questo motivo, nel 2018 la compagnia low-cost irlandese è stata accusata dall’Agcm di “pratiche commerciali scorrette”, minacciando di sospenderne i voli.
Provvedimenti che sono rimasti solo sulla carta, dal momento che il Tar ha dato ragione al vettore fondato da Tony Ryan. Ad ogni modo, sembra proprio che a questo giro l’Europa sia intenzionata a mettere una parola “fine” a una pratica che, da quasi 10 anni, ha scatenato un numero enorme di polemiche.
La proposta fatta dal Parlamento alla Commissione di Bruxelles, è che fissino un peso e delle dimensioni “standard” per i bagagli a mano. Parametri comuni per tutta l’Ue che, se rispettati, permetteranno ai viaggiatori di non pagare alcun tipo di supplemento.
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