Secondo uno studio condotto da CRIF il tasso di default delle società di capitali del settore turistico si attesta al 4,1% a fine 2023, stabile rispetto al 2022, ma che, invece, l’azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information stima in ulteriore crescita (di 1,2/1,3 punti percentuali) a fine 2024. Confermandosi così uno dei settori più rischiosi (il tasso medio per le società di capitali italiane è il 2,6%).
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I problemi del settore travel
CRIF sottolinea anche come nel primo trimestre del 2024 gli importi dei finanziamenti erogati alle società di capitali del settore sono in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente dell’1,4%. Ma il dato più preoccupante è che rispetto al dato medio italiano sui pagamenti commerciali, le imprese del comparto registrano meno pagatori puntuali (20%) e un maggior numero di pagatori con grave ritardo (17,4%).
“Le imprese del settore del turismo hanno visto negli ultimi anni un’importante crescita del fatturato, beneficiando dell’aumento dei flussi turistici sia nazionali che esteri. Nonostante tale fenomeno positivo, a livello di rischiosità creditizia il settore si colloca su livelli superiori alla media, scontando un contesto di mercato fortemente competitivo e uno scenario macroeconomico incerto e complesso sia a livello nazionale che globale. Quest’ultimo continuerà a influenzare la rischiosità del settore anche nel 2024, con tassi di default attesi in crescita per fine anno”, commenta Luca D’Amico, Ceo di CRIF Ratings.
L’analisi per micro-settori evidenzia un trend eterogeneo, con la ristorazione/bar che registra la maggiore rischiosità di credito, con un tasso di default di circa il 5%.
Le imprese del turismo in Italia: andamento dei pagamenti commerciali (giugno 2024)
Lo scenario delle imprese italiane del turismo
Il settore del turismo conta in Italia oltre 400mila imprese, suddivise tra agenzie di viaggio (circa 12.300 aziende), ristoranti e bar (circa 321.400 aziende) e alberghi (66.600 aziende). Il 97% si distribuisce tra ristorazione e ospitalità. Per il 41% si tratta di Ditte Individuali, seguite da Società di capitali (33%) e di persone (25%).
La regione con la più alta presenza di imprese turistiche è la Lombardia (13,5%), seguita da Lazio (11%) e Campania (10,3%).
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