Frecciarossa 1000

Trenitalia presenta il nuovo Frecciarossa 1000

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Il nuovo Frecciarossa 1000 fa parte di un investimento massiccio di oltre 1,3 miliardi di euro da parte di Trenitalia

Alla fiera Innotrans di Berlino, uno dei principali eventi internazionali dedicati ai trasporti ferroviari, Trenitalia ha presentato la nuova generazione del Frecciarossa 1000. Con un design avveniristico, maggiore sostenibilità e tecnologie all’avanguardia, questo nuovo treno punta a rivoluzionare l’esperienza di viaggio ad alta velocità in Italia e in Europa.

Frecciarossa 1000: un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro

Il nuovo Frecciarossa 1000 fa parte di un investimento massiccio di oltre 1,3 miliardi di euro da parte di Trenitalia (Gruppo FS). L’accordo prevede la fornitura di 46 treni, di cui 36 già commissionati a Hitachi Rail Group e un’opzione per ulteriori 10 convogli.

L’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, ha spiegato che le prime consegne inizieranno nel 2025, con una media di otto treni consegnati ogni anno fino al 2028.

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Innovazione e sostenibilità al centro

L’aspetto più interessante di questa nuova generazione di treni è senza dubbio l’attenzione alla sostenibilità. Il Frecciarossa 1000 è il primo treno al mondo ad alta velocità a ottenere la certificazione di impatto ambientale (EPD), basata su un’accurata Analisi del Ciclo di Vita (LCA). Questo significa che ogni fase della vita del treno – dalla produzione allo smaltimento – è stata progettata per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Tra le novità principali da segnalare l’utilizzo di leghe leggere per la struttura del treno e nuovi motori elettrici più efficienti che consentono una riduzione significativa del consumo energetico.  La percentuale di materiali riciclabili utilizzati per la costruzione del treno è salita al 97,1%, un miglioramento del 2,7% rispetto alla precedente generazione di treni. Anche l’affidabilità è cresciuta grazie all’ottimizzazione dei sistemi di trazione e alla maggiore efficienza energetica.

Con una velocità massima di 300 km/h, il nuovo Frecciarossa è omologato per raggiungere i 360 km/h, con un’esperienza di viaggio sempre più rapida e confortevole.

Una rete sempre più europea

Il Frecciarossa 1000 non è destinato solo ai viaggi lungo la rete ferroviaria italiana. Il nuovo modello è progettato per operare su sette diverse reti ferroviarie europee, tra cui Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio.

L’obiettivo è ambizioso: fare del Frecciarossa il leader dell’alta velocità in Europa, promuovendo una mobilità sempre più intermodale e connessa.

Attualmente, il Frecciarossa collega 120 destinazioni in Italia, con oltre 270 corse giornaliere. Ma il treno corre già anche sui binari di Francia e Spagna, a dimostrazione che l’espansione internazionale è una delle priorità del Gruppo FS.

Donnarumma: “Nessun dubbio sulla realizzazione delle opere del PNRR”

L’amministratore delegato del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma, ha sfruttato l’occasione della fiera Innotrans per fare il punto sulle opere in corso nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): “Il dubbio sulla realizzazione delle opere del PNRR non si pone. Siamo già a quota 10 miliardi sui 25 totali”, ha dichiarato, rassicurando sulla capacità del Gruppo nel rispettare  tempi e impegni presi con il governo italiano.

Donnarumma ha detto che FS sta entrando nella fase esecutiva del PNRR, nei tempi per completare i progetti nei tempi tecnici previsti. Ha sottolineato che, anche nel caso in cui alcune opere non fossero completate entro il 2026, il loro finanziamento è garantito attraverso altri strumenti. L’amministratore delegato, quindi, ha ribadito l’importanza di garantire l’efficienza delle ferrovie italiane, un impegno che vede FS sempre più proiettata verso una dimensione internazionale.

“Uno degli obiettivi principali di Ferrovie dello Stato -ha precisato Donnarumma- è quello di mettere a disposizione il know-how acquisito nell’alta velocità per espanderci all’estero e contribuire alla crescita del sistema ferroviario non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo. A questo proposito, l’azienda sta lavorando a un piano quinquennale che prevede anche partnership strategiche sia a livello nazionale che internazionale.”

In un incontro con i giornalisti, Donnarumma ha discusso del futuro del Gruppo FS e della possibilità di aprire il capitale a investitori privati. Tuttavia, ha chiarito che, anche in caso di privatizzazione, il controllo rimarrà comunque nelle mani dello Stato.

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