Domenica 15 settembre, la circolazione ferroviaria sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna-Firenze ha subito forti rallentamenti a causa del prolungarsi dei lavori di ammodernamento tecnologico. Fin dalle prime ore del mattino, i treni hanno registrato ritardi significativi e cancellazioni, causando disagi a migliaia di viaggiatori.
Gli interventi, in corso dalle 6 nei pressi del nodo ferroviario di Piacenza, hanno inizialmente generato ritardi di 60 minuti, che successivamente sono raddoppiati, raggiungendo i 120 minuti. Attualmente, la situazione è in fase di miglioramento con rallentamenti che si attestano intorno ai 90 minuti.
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Lavori di manutenzione e riprogrammazione dei treni
La causa dei ritardi è legata a un inconveniente tecnico alla linea, che ha richiesto l’intervento tempestivo dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Nonostante gli sforzi per ripristinare il servizio, i lavori di ammodernamento hanno complicato la gestione del traffico ferroviario, costringendo le autorità a riprogrammare l’offerta ferroviaria, in particolare per i treni Frecciarossa. Per aggiornamenti in tempo reale sulla situazione, RFI consiglia di consultare la sezione Infomobilità sul proprio sito web e sui portali delle compagnie ferroviarie: Trenitalia e Italo.
Perché sono in aumento i guasti sulla rete ferroviaria
La linea ad alta velocità (AV) rappresenta il cuore del sistema ferroviario italiano, ma negli ultimi anni sta affrontando problemi crescenti legati a ritardi e guasti tecnici. Secondo il bilancio annuale di Trenitalia, il 2022 ha registrato una flessione nella performance del segmento AV, con una puntualità al di sotto degli obiettivi prefissati.
Le cause principali sono legate all’incremento del volume di traffico e all’aumento dei guasti all’infrastruttura e al materiale rotabile, spesso dovuti alle ondate di caldo anomalo che hanno interessato il paese.
Alta velocità: un servizio fondamentale ma sostenibile?
La rete ad alta velocità è spesso definita la ‘metropolitana d’Italia’ per la frequenza delle corse e la sua importanza nel collegare le principali città del paese. Grazie a questa infrastruttura, è possibile percorrere tratte come Milano-Roma in tempi ridotti Tuttavia, la crescita del traffico e i continui problemi tecnici sollevano interrogativi sulla sostenibilità di questo servizio.
Negli ultimi anni, il numero di passeggeri sulla tratta Milano-Roma è triplicato, passando da 1 milione nel 2009 a 3,6 milioni nel 2023. La concorrenza tra Trenitalia e Italo ha portato a un incremento delle corse, con un aumento della frequenza e del load factor (coefficiente di riempimento dei posti) che oggi si attesta al 75% per entrambe le compagnie. Trenitalia gestisce 97 Frecciarossa al giorno sulla rotta Milano-Roma, di cui 50 senza fermate, mentre Italo offre 40 collegamenti, di cui 15 diretti. Questi numeri riflettono la crescente domanda di mobilità, con un aumento del 12,7% solo per l’AV nel 2023.
Nonostante i problemi tecnici, l’alta velocità è diventata un servizio democratico e accessibile.
Se in origine era considerato un servizio pensato principalmente per la clientela d’affari, oggi il posizionamento di prezzo più favorevole ha attirato un pubblico più ampio. Come conferma Dora Bonadies, responsabile della pianificazione commerciale di NTV, il posizionamento strategico di Italo ha contribuito a creare nuova domanda, stabilizzando la concorrenza e offrendo ai viaggiatori più opzioni di viaggio, soprattutto sulla tratta Roma-Milano.
Questa crescente accessibilità ha avuto un impatto significativo anche sul settore del trasporto aereo. Sulla tratta Milano-Roma, il treno ha ridotto drasticamente l’uso dell’aereo, contribuendo alla crisi di Alitalia, che in passato generava profitti elevati su questa tratta.
Le cause dei ritardi secondo Italo
Secondo il documento Quality Report di Italo, i ritardi sono causati in gran parte da problemi legati all’infrastruttura gestita da RFI, responsabile del 61,4% dei rallentamenti.
Un altro 16,1% è attribuibile a cause esterne, mentre il 9,3% dipende direttamente da Italo. Questi dati riflettono la complessità della gestione della rete ferroviaria ad alta velocità e l’impatto che l’aumento del traffico ha sulla puntualità dei treni.
Le rassicurazioni del Ministro Salvini
Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha recentemente difeso la gestione della rete ferroviaria italiana, sottolineando che la puntualità media, sia per l’alta velocità che per i treni regionali, supera il 90%.
Salvini ha inoltre messo in evidenza gli ingenti investimenti in corso, con 1.400 cantieri aperti per migliorare la sicurezza e la manutenzione, per un valore di 650 milioni di euro.
Ma sciorinare una serie di cifre non credo possa essere una consolazione per le migliaia di persone che in questi tre mesi estivi hanno passato ore in attesa sulle banchine delle stazioni italiane.
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