Il ruolo del travel manager non è più solo quello di organizzare viaggi aziendali. Secondo un recente sondaggio condotto da BCD Travel, che ha coinvolto 187 travel buyer a livello globale, questa figura sta diventando sempre più strategica e ‘multidisciplinare’. La ricerca, pubblicata il 20 novembre 2024, ha messo in luce i cambiamenti principali che corrispondono a un aumento di responsabilità, un maggiore interconnessione con gli stakeholder aziendali e la necessità crescente di strumenti tecnologici avanzati. Ma cosa significa tutto questo per il futuro dei viaggi d’affari?
Un ruolo dove l’aggiornamento è costante
I dati rivelano che i travel manager non si occupano più solo di prenotazioni e logistica. Circa il 68% dei partecipanti al sondaggio è coinvolto nella selezione dei fornitori, mentre il 51% gestisce anche pagamenti e spese. In alcuni casi, i travel manager assumono ruoli in ambiti che vanno oltre il semplice travel management, come il procurement aziendale.
Tra le attività più frequenti ci sono:
- Gestione delle relazioni con le TMC (53%)
- Sviluppo di strategie di viaggio (47%)
- Comunicazione con i dipendenti in trasferta (47%)
- Reporting e gestione dei fornitori (44%)
La sfida principale? Dimostrare il valore del loro lavoro alla leadership aziendale. Per farlo, i travel manager puntano sull’analisi dei dati, sull’allineamento delle strategie di viaggio con gli obiettivi aziendali e sulla condivisione di KPI significativi.
La collaborazione tra le aree corporate
Un altro aspetto cruciale emerso è la crescente collaborazione interdipartimentale. Il 71% dei travel manager lavora su progetti che coinvolgono più team aziendali. I dipartimenti con cui interagiscono di più? Appalti (58%) e finanza (43%). Inoltre, l’interazione con i team di sostenibilità e sicurezza è in aumento, segno di un allineamento con obiettivi aziendali sempre più ampi.
Secondo Jorge Cruz, Executive Vice President Global Sales & Marketing di BCD Travel:
“Il sondaggio dimostra quanto il ruolo dei travel manager stia diventando cruciale per il successo delle aziende. Gestiscono relazioni complesse, promuovono la sostenibilità e prendono decisioni basate sui dati”.
Struttura e organizzazione del team
La maggior parte dei travel team riporta direttamente ai dipartimenti di procurement (39%), finanza (19%) o risorse umane (11%). Questo riflette il forte legame tra gestione dei viaggi e budgeting aziendale. In termini di struttura, un terzo dei travel manager lavora in team di 4-6 persone, mentre un quarto coordina team più ampi, con oltre 10 collaboratori.
Interessante notare che quasi la metà (46%) si avvale di consulenti esterni, segno che la complessità del travel management richiede competenze sempre più specializzate.
Tecnologia e soddisfazione sul lavoro
La tecnologia è un altro punto centrale. Sebbene il 60% dei travel manager ritenga di avere gli strumenti giusti, il 46% segnala limiti di budget che impediscono l’accesso a tecnologie avanzate. Tuttavia, la maggior parte è soddisfatta del livello di autonomia, del supporto aziendale e del bilanciamento vita-lavoro. Meno positiva, invece, la percezione sullo sviluppo professionale: un’area che, secondo il sondaggio, necessita di maggiore attenzione.
Verso il futuro del travel management
In un mondo sempre più complesso, il ruolo del travel manager è destinato a crescere in importanza strategica. Le aziende che vogliono affrontare le nuove sfide del settore devono investire in strumenti digitali avanzati e sostenere lo sviluppo delle competenze del personale. Soluzioni che vanno dall’intelligenza aziendale all’automazione dei costi, fino al supporto per la sostenibilità, saranno un valido alleato.
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