Durante il 2022 sono stati 164,6 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani. A renderlo noto è Assareoporti nel suo annuale report sul traffico aereo nazionale.
Secondo l’associazione, il numero di persone che hanno utilizzato lo scorso anno gli scali aeroportuali in Italia è stato più del doppio rispetto al 2021, anno in cui, tra effetti della pandemia e restrizioni alla circolazione, i viaggiatori furono solo 80,7 milioni.
Un risultato che fa riavvicinare il traffico aereo nazionale ai livello pre-Covid. Durante il 2022 i volumi, per il sistema nazionale, sono stati pari all’85% rispetto al 2019. Il distacco dai 193 milioni di passeggeri registrati prima della pandemia si è ridotto progressivamente, passando dal -39% del primo trimestre al -12% del secondo, fino al record dei mesi estivi, -7%, seguito dal -9% degli ultimi tre mesi dell’anno.
“Stiamo assistendo – ha commentato Carlo Borromeo, presidente di Assaeroporti – a una forte ripresa del traffico aereo in Italia, superiore a quella di molti Paesi europei soprattutto grazie ai risultati eccellenti della stagione summer“.
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Aeroporti: vincitori e vinti
A trainare la ripresa del traffico aereo sono stati gli aeroporti medi e piccoli, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Tra i principali ci sono quelli di Milano-Linate (+17,5%), Bari,(+11,9%) Palermo (+1,4%) e Napoli (+0,5%) per la fascia tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri. Ottimi risultati anche per la categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri con il traffico di Brindisi, Alghero, Olbia e Torino in crescita dal 6,1% al 13,6%.
Gli aumenti più rilevanti sono quelli degli aeroporti più piccoli, inferiori al milione di persone all’anno. A guidare il gruppo è, ovviamente, uno scalo dove non si volava con voli di linea da ben 11 anni, ovvero Foggia, che ha messo a segno un +1.721,4%, grazie alla ripresa dei voli domestici, verso le città del Nord e la Sicilia, grazie a Lumiwings. Seguono a distanza Bolzano (+513,9%) – un altro scalo che dopo anni di vacche magre è stato rilanciato lo scorso anno grazie a SkyAlps – Trapani (+116,7%), Grosseto (+81,6%) e Cuneo (+73,4%). Decisamente meno rilevante è stato l’aumento dei flussi negli aeroporti con un traffico superiore ai 15 milioni di passeggeri.
In termini di numero di passeggeri transitati, tra i primi 10 scali del 2022 si sono posizionati:
- Roma-Fiumicino con 29.360.613 passeggeri (-32,6% rispetto al 2019)
- Milano-Malpensa con 21.347.652 passeggeri (-26%)
- Bergamo con 13.155.806 passeggeri (-5,1%)
- Napoli con 10.918.234 passeggeri (+0,5%)
- Catania con 10.099.441 passeggeri (-1,2%)
- Venezia con 9.319.156 passeggeri (-19,4%)
- Bologna con 8.496.000 passeggeri (-9,7%)
- Milano-Linate con 7.719.977 passeggeri (+17,5%)
- Palermo con 7.117.822 passeggeri (+1,4%)
- Bari con 6.205.461 passeggeri (+11,9%)
“Fa particolarmente piacere – sottolinea Borromeo – che gli aeroporti del Sud e delle Isole, con oltre 51 milioni di passeggeri e un incremento del 2,2% sul 2019, recuperino i volumi pre-Covid così velocemente, a riprova di quanto il trasporto aereo sia centrale per i territori e la mobilità di persone e merci”.
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Tra i dati più positivi c’è sicuramente quello dei movimenti aerei totali. Nel 2022 sono stati effettuati 1.469.397 di voli in partenza e in arrivo negli aeroporti italiani. Un risultato che supera del 55% i valori del 2021 e raggiunge il 90% di quelli del 2019.
Bene anche il comparto cargo che, con 1.107.501 tonnellate di merci trasportate, si è attestato a un +1,7% rispetto al 2021 e ad un +0,3% sul 2019. Milano-Malpensa è lo scalo leader del settore. Durante il 2022 sono state processate oltre 720 mila tonnellate di merci all’interno del principale aeroporto lombardo, pari al 70% del totale nazionale.