Secondo uno studio di Cirium, la società di aviation analytics che iniziò nel 1909 con Flight Magazine, le tariffe aeree è vero che stanno salendo, ma meno rispetto ad altri beni e servizi. Con, addirittura, la business registrare costi in calo. “Mentre l’airfazione è aumentata in termini nominali, negli Stati Uniti e in Europa i consumatori apprezzeranno che gli aumenti sono inferiori rispetto ad altri settori” il commento del Ceo di Cirium Jeremy Bowen.
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Tariffe aeree: un confronto tra il 2019 e il 2023
Secondo i dati di Cirium, il biglietto aereo per volare internamente negli Stati Uniti costava di media 179,25 dollari nel 2023, cresciuto del 9% rispetto al 2019. Nello stesso periodo però l’inflazione ha colpito molto più duro, arrivando al 19% nello stesso periodo. Anche i biglietti transatlantici sono aumentati addirittura in doppia cifra, del 14% – ma ancora sotto l’inflazione -, nel 2023, a quota 435,17 per un one way in economy, rispetto ai 381,08 dollari del 2019, un aumento del 14%, ancora al di sotto dell’inflazione. Ma se si prende in analisi i biglietti per le classi premium Cirium sottolinea che un biglietto per la classe business nel 2023 era in media il 3% più economico rispetto al 2019.
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