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Soddisfatti, ma non del tutto: i business traveller chiedono di più

In questo articolo

La comodità, il costo e la sostenibilità diventano le nuove priorità per chi viaggia per lavoro. Le aziende sono pronte a migliorare l’esperienza dei propri dipendenti in trasferta?

Un’indagine di BCD Travel rivela che il 66% dei viaggiatori d’affari è soddisfatto delle politiche aziendali di viaggio, ma emergono bisogni più sofisticati che richiedono maggiore flessibilità e servizi su misura. Condotto su oltre 1.300 professionisti in trasferta, lo studio getta luce su aspettative e difficoltà concrete dei business traveller, e traccia un quadro chiaro delle nuove priorità.

Cosa funziona e cosa no

Se da un lato due terzi dei viaggiatori d’affari si dichiarano soddisfatti delle attuali politiche aziendali e apprezzano la selezione dei fornitori e i servizi base offerti; dall’altra, tuttavia, emerge una diffusa insoddisfazione per la mancanza di servizi accessori, come la scelta del posto o l’imbarco prioritario, spesso esclusi dalle coperture aziendali. Circa un terzo dei partecipanti ritiene questi dettagli essenziali per una buona esperienza di viaggio, mentre un quinto sottolinea la difficoltà di usare strumenti di prenotazione aziendali, considerati poco intuitivi e limitanti nelle opzioni.

“Il comfort del viaggio è una variabile centrale per la produttività del dipendente,” osserva Olivia Ruggles-Brise, Vicepresidente della Sostenibilità di BCD Travel. Le aziende, spiega, hanno la possibilità di migliorare l’esperienza dei propri viaggiatori se adottano policy più flessibili, che coprano servizi capaci di ridurre lo stress, come l’imbarco prioritario, e favoriscano un clima di soddisfazione e benessere.

Quali sono le priorità dei viaggiatori d’affari

Tra i servizi più richiesti, i biglietti rimborsabili si confermano fondamentali per il 50% dei viaggiatori d’affari, poiché permettono una gestione più agevole dei cambiamenti dell’ultimo minuto. Tuttavia, il prezzo resta una variabile cruciale: quattro su dieci scelgono ancora tariffe economiche per contenere i costi.

A livello di comfort, l’imbarco prioritario, lo spazio extra per le gambe e il controllo rapido ai varchi di sicurezza sono tra i servizi più apprezzati. Una percentuale significativa di viaggiatori è disposta a coprire personalmente queste spese, segnalando che il comfort non è più un semplice optional, bensì un criterio di valutazione dell’esperienza di viaggio pari al prezzo.

I manager puntano su sostenibilità e benessere

La sostenibilità è considerata una priorità dai travel manager più che dai viaggiatori stessi, secondo l’indagine. Infatti, solo una minoranza dei viaggiatori d’affari considera l’impatto ambientale nella scelta del volo e quasi nessuno è disposto a sostenere costi aggiuntivi per opzioni eco-sostenibili.

“Le aziende possono incoraggiare scelte più sostenibili integrando queste opzioni nelle loro politiche di viaggio” aggiunge Ruggles-Brise. Soluzioni come la scelta di voli diretti riducono l’impatto ambientale e il tempo di viaggio, migliorando così anche il benessere del viaggiatore. Trovare un equilibrio tra sostenibilità e comfort è cruciale per la gestione moderna dei viaggi aziendali.

Mentre le aziende introducono sempre più spesso la sostenibilità come priorità nelle politiche di viaggio, per i dipendenti questo aspetto resta una necessità marginale, considerata solo da una minoranza. Infatti, pochi sono disposti a sostenere costi extra per pratiche eco-friendly, privilegiando ancora costi e flessibilità rispetto a soluzioni ecologiche.

Secondo Ruggles-Brise, la chiave per incoraggiare una sostenibilità attiva nei viaggi aziendali è integrare opzioni ecologiche che non comportino costi extra per il viaggiatore. Misure come la preferenza per i voli diretti, che riducono sia il tempo di viaggio sia l’impatto ambientale, rappresentano un equilibrio tra sostenibilità e benessere. “Trovare un punto di incontro tra ambiente e comfort del viaggiatore è una sfida cruciale per i manager”, commenta.

I servizi che fanno la differenza

L’indagine di BCD evidenzia diversi disagi tipici per chi vola spesso per lavoro: dalla difficoltà di trovare spazio per i bagagli a mano ai problemi tecnici a bordo. A questi si aggiunge il peso della fatica accumulata quando è necessario lavorare subito dopo un volo notturno o un lungo viaggio, senza il tempo per riprendersi.

Le aziende, come spiega Teri Miller, EVP del Global Client Team di BCD, possono fare molto per migliorare l’esperienza dei propri dipendenti in trasferta. Offrire servizi come l’accesso alla lounge, l’imbarco prioritario o la possibilità di gestire meglio il recupero post-viaggio, con giornate di riposo o lavoro da remoto, permette ai dipendenti di affrontare i viaggi con maggiore serenità e motivazione.

Per rispondere a queste nuove esigenze, le aziende hanno l’opportunità di adattare le loro politiche di viaggio in modo da assicurare sia comfort sia benessere, senza trascurare l’impatto ambientale. Il futuro del business travel si basa su un equilibrio strategico tra produttività, soddisfazione e sostenibilità. Puntare su servizi che rispettino le esigenze dei dipendenti e dell’ambiente rappresenta una visione moderna e lungimirante, capace di conciliare la qualità della vita dei lavoratori con le sfide ambientali globali.

Leggi anche: BCD Travel: viaggiatori poco fedeli alla linea delle travel policy

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