Anche oggi, a causa dello sciopero dei controllori francesi, sono stati cancellati centinaia di voli che non avevano origine o destinazione il paese transalpino. Ma avrebbero dovuto volare da Nord a Sud o da Ovest ad Est (e viceversa) dell’Europa. Una situazione che le compagnie aeree hanno più volte stigmatizzato, chiedendo alla Commissione europea di intervenire.
Già quest’anno, un’ondata di scioperi ha avuto un impatto sui viaggi aerei in Europa, provocando oltre 3.000 cancellazioni di voli e 23.000 ritardi dei voli, sconvolgendo i piani di oltre 10 milioni di passeggeri.
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La rabbia di O’Leary
E lo ha chiesto, con i suoi modi, da tempo anche il ceo di Ryanair Michael O’Leary che, sul sito del vettore low cost, ha anche lanciato una petizione contro questi scioperi, che ha già raccolto oltre un milione di firme.
”Anche oggi abbiamo dovuto cancellare 400 voli, tutti cancellati a causa degli scioperi dell’ATC (Air Traffic Control) francese. La maggior parte di questi voli sono sorvoli e non vanno in Francia” il commento dell’istrionico manager del vettore, che precisa come: “Finora nel 2023, gli scioperi francesi dell’ATC hanno costretto Ryanair a cancellare oltre 4000 voli principalmente sorvolando la Francia. È inaccettabile che la Francia utilizzi la legislazione sui servizi minimi per proteggere i voli francesi durante questi ripetuti attacchi ATC, mentre i sorvoli, nessuno dei quali opera da/per la Francia, subiscono tutte queste cancellazioni. Questo è ingiusto. L’UE deve agire ora per proteggere i sorvoli e il mercato unico dell’UE.
L’ira di O’Leary in un video su Twitter:
Michael O'Leary: ''Again today, we've had to cancel 400 flights, all of these have been cancelled because of the French ATC strikes. The majority of these flights are overflights and are not going to France.'' pic.twitter.com/rBaF4Jtgby
— Ryanair (@Ryanair) June 6, 2023
Le richieste di Airlines4Europe
O’Leary incassa l’appoggio di tutte le compagnie aeree. Anche di quelle facenti parte dell’associazione Airlines4Europe – tra cui la stessa Ryanair ma, anche, ad esempio Air France-Klm – che ha chiesto cinque punti all’Ue per limitare l’impatto di questi scioperi:
- Arbitrato obbligatorio prima che i sindacati ATC possano minacciare un’azione di sciopero
- Una notifica anticipata di 21 giorni di azione di sciopero
- Fornire una notifica individuale anticipata di 72 ore di partecipazione all’azione sindacale
- Protezione dei sorvoli, garantendo che ciò non avvenga a scapito delle partenze e degli arrivi nel paese in cui ha origine lo sciopero
- Diritto di ricorso presso gli ANSP per l’impatto dell’interruzione
“Sebbene rispettiamo il diritto di sciopero, l’effetto a catena delle interruzioni che incidono sui voli tra Stati membri non collegati è insostenibile. Milioni di europei sono ansiosi di viaggiare quest’estate e gli scioperi rischiano di mandare in frantumi i loro piani” il commento di Laurent Donceel, amministratore delegato ad interim di A4E.