Sciopero dei balneari, Assobalneari non partecipa: disagi in arrivo per i turisti?

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Le spiagge italiane sono al centro di uno sciopero parziale degli stabilimenti balneari, mentre Assobalneari si dissocia, e nel settore si creano divisioni

Oggi, 9 agosto, le spiagge italiane si trovano al centro di una protesta inusuale: gli stabilimenti balneari hanno deciso di fermarsi per due ore, dalle 7:30 alle 9:30 del mattino. Questa chiusura temporanea è stata decisa come atto di protesta contro l’inerzia del governo riguardo alla questione delle concessioni balneari, scadute il 31 dicembre scorso dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato le proroghe decise dall’esecutivo.

Tuttavia, la mobilitazione non è unanime, e Assobalneari ha preferito non aderire alla protesta, , il che ha creato una spaccatura evidente all’interno del settore.

Una protesta frammentata: la risposta alla confusione normativa

La mobilitazione è stata promossa da Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, che denunciano la totale mancanza di azioni concrete da parte del governo per risolvere il caos normativo che grava sul comparto balneare. “Prevediamo un’adesione sostenuta, dell’80% e oltre dei nostri iscritti,” ha dichiarato FIBA-Confesercenti a LaPresse. Secondo l’associazione, è necessario dare un segnale forte per richiedere, ancora una volta, un intervento deciso che eviti l’ulteriore aggravamento della confusione, la quale danneggia tanto gli operatori del settore quanto le famiglie e le imprese che hanno investito in un regime legislativo ormai caduto nel vuoto.

La posizione di Assobalneari: un no alla protesta

In netta contrapposizione, Assobalneari ha deciso di non partecipare allo sciopero, motivando la scelta con la volontà di non arrecare ulteriori disagi ai consumatori. “Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze,” hanno dichiarato Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari, e Bettina Bolla, Presidentessa di La Base Balneare con Donnedamare.

Fabrizio Licordari (Presidente Assobalneari) e Bettina Bolla (Presidentessa Base Balneare)

Per loro, il riconoscimento della mappatura governativa è essenziale per garantire benefici non solo alle imprese e all’indotto, ma anche ai consumatori ed evitare così di creare ulteriori problemi in un momento cruciale come quello delle vacanze estive.

La reazione dei consumatori: il plauso al rifiuto di Assobalneari

La decisione di Assobalneari di non partecipare allo sciopero ha trovato riscontro positivo tra i rappresentanti dei consumatori. Massimiliano Dona, Pesidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), ha espresso soddisfazione per la scelta e ha sottolineato come lo sciopero avrebbe causato ulteriori danni ai clienti degli stabilimenti balneari. “La mancanza di concorrenza e le concessioni bloccate hanno già provocato rincari ingiustificati. A questo si aggiungerebbe ora la beffa di perdere due ore di spiaggia,” ha affermato Dona. Secondo il Presidente dell’UNC, i consumatori dovranno essere indennizzati per il disservizio causato dallo sciopero, con la proposta di offrire un giorno di spiaggia gratuita come compensazione.

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