Rilascio passaporti, uno scandalo tutto italiano

22/02/2024

In questo articolo

La mala burocrazia che non permette di fare o rifare un passaporto in Italia costa al settore ben 300 milioni di euro. La lettera delle associazioni di travel al Ministro Piatnedosi

Le principali associazioni del mondo del Travel hanno scritto al Ministro degli Interni Matteo Piantedosi stigmatizzando la situazioneche ormai dura da tempo immemore come denunciammo qui – dell’estrema difficoltà nel fare o rinnovare il passaporto. E, sempre nella lettera congiunta che potete leggere qui sotto, si evidenzia come l’iniziativa di Poste – Polis, che permette nei piccoli centri di fare il passaporto negli uffici postali – sia solo un pannicello caldo per una situazione che per il settore è costata ben 300 milioni di euro nel biennio 2022-2023 per 167mila viaggi internazionali mancati.

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La lettera aperta al Ministro Piantedosi

Non sono bastati servizi di Striscia la notizia e Report, centinaia di articoli sulla carta stampata, scandali su truffe ai danni dei cittadini, comunicazioni accorate di appello per trovare una soluzione a una burocrazia che fa male ai cittadini e alle imprese dei viaggi, rimaste inascoltate. Il nodo dei tempi di rilascio o rinnovo dei passaporti italiani, a due anni dall’uscita dell’emergenza Covid, rimane purtroppo scandalosamente inaccettabile. Come se non bastasse, anche per l’emissione delle carte di identità elettroniche si verificano problemi analoghi. Il tempo passa, ci si stanca di segnalare e chiedere soluzioni. Ma assuefarsi alla mediocrità vuol dire che l’Italia sta perdendo e noi italiani non dobbiamo permetterlo.

Il Turismo organizzato, già proiettato sulla vendita delle vacanze estive, a nome dei presidenti delle principali associazioni di categoria, chiede ancora una volta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a cui ha inviato due giorni fa una ulteriore lettera sollecitando un incontro, di intervenire per tutelare il diritto degli italiani di viaggiare e a difesa degli imprenditori del comparto che continuano a perdere fatturato a causa della burocrazia.

Secondo una stima effettuata, i tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno, infatti, mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d’affari di 300 milioni di euro.

Purtroppo, anche la soluzione “Polis”, che riguarda esclusivamente i Comuni con meno di 15mila abitanti, rischia di essere una ulteriore comunicazione priva di efficacia reale e rappresentare solo una proroga di questa agonia legata alla Pubblica amministrazione.

Franco Gattinoni, presidente FTO – Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, attacca: “Ci vantiamo di avere il passaporto più forte del mondo, peccato che sia una chimera riceverlo a causa della complessità e delle tempistiche per fissare un semplice appuntamento”.

Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet di Confcommercio, aggiunge: “Si sta violando un diritto costituzionale alla mobilità e discriminando i cittadini in base al loro luogo di residenza. Alcune questure, a distanza di pochi chilometri, offrono servizi totalmente diversi, ma con le regole attuali si lavora a compartimenti stagni”.

Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi, afferma che “il mondo del Travel ha bisogno di velocità e fluidità e non può essere frenato da intoppi burocratici che lo costringono a subire danni ingenti direttamente causati dallo Stato”.

Enrica Montanucci, presidente Maavi Conflavoro PMI, riflette: “Siamo un settore di microimprese a conduzione prevalentemente femminile, con altissimo tasso di occupazione di donne e dover perdere opportunità di lavoro per una burocrazia incomprensibile non è più tollerabile”.

Domenico Pellegrino, presidente Aidit Confindustria, spiega: “In un’era in cui si parla di digitalizzazione e intelligenza artificiale è paradossale metterci due anni per risolvere un problema che in tutti gli altri Paesi europei non esiste”.

Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confersercenti, infine conclude: “Gli italiani sono costretti a giocare quotidianamente con la lotteria degli appuntamenti per ottenere il passaporto. In questo caso non si vince niente, ma perdiamo come sistema Paese”.

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