Chi di concorrenza ferisce… Abbiamo sottolineato il grande attivismo di Trenitalia nell’aprire collegamenti negli altri paesi europei, grazie all’avvio della concorrenza nel Vecchio Continente. Ma ora anche gli operatori italiani, la società del gruppo Fs ma anche Italo, si potrebbero trovare la concorrenza della Sncf in casa.
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Progetto Allegro
Dopo aver subito l’arrivo dei Frecciarossa sulla Milano-Lione-Parigi e dell’Ave della spagnola Renfe tra Madrid e Marsiglia e tra Barcellona e Lione, Sncf ha reagito. Già opera sulla Madrid-Barcellona e sulla Madrid-Valencia con il suo brand low cost Ouigo – che vorrebbe espandere anche verso Alicante e Siviglia -, proprio con questo servizio (ricordiamo che i TGV già collegano Milano a Parigi da anni, anche se fino al confine i convogli francesi percorrono la via classica), vuole sbarcare in Italia. Lo scrive Le Parisien, citando fonti della società ferroviaria francese e il suo Progetto Allegro. Che, in un documento riservato avrebbe anche l’obiettivo di “limitare” la “capacità di investimento” di Trenitalia “riducendo di fatto i suoi guadagni sul suo mercato domestico”.
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Direzione Ovest-Est e verso il Sud
Torino-Milano-Roma- Napoli e Torino-Venezia sono le rotte interessate a Sncf, anche se interpellata da quotidiano parigino la società ha evidenziato come “non sia stata presa ancora alcuna decisione”, con i contenuti del Progetto Allegro che verranno esposti il prossimo 26 aprile al Comitato aziendale europeo. Contenuti spiegati dal quotidiano francese, che ha potuto consultare il progetto: si parla di 13 andata e ritorno ogni giorno, nove sulla direttiva Nord-Sud e quattro tra Torino e Venezia. Si ridurranno invece a due, dai tre di oggi, i passaggi tra Milano e Parigi. Il tutto dovrebbe avvenire tra il 2026 e il 2028.
Sncf Voyages Italia
Sncf, oltre al collegamento storico Milano-Parigi, conosce bene il mercato italiano, essendo stata azionista la 20% di Sncf, come partner operativo. Ora ha istituito la società Sncf Voyages Italia con cui gestisce la rotta italo-francese e che già ha in possesso il Certificato di sicurezza unica, con cui può già operare sul suolo italiano. Sncf , però, per operare in Italia, ha bisogno di materiale rotabile che può andare sulla linea tricolore. Ovvero i 15 treni TGV – M detti “Corridoio Sud” della Alstom capaci di operare su tutta la Rete europea, che Sncf ha appena ordinato, e che entrerebbero in attività a partire, appunto, dal 2026.
