A Milano c’è un modo di dire che deriva dalla sua anima mitteleuropea, con un cuore protestante, ovvero: “Milano è una città che non ama mostrare la ricchezza. Per trovarla bisogna andarla a cercare, nascosta nei cortili delle case signorili”.
E sembra proprio che una recente ondata di 5 stelle sbarcati nella capitale lombarda si sia ispirata a questo detto: Il Bulgari Hotel è “nascosto” tra l’Orto Botanico cittadino (altro gioiello sconosciuto ai più…) e una anonima via del centro di Milano (via Fratelli Gabbia) e il vicino Mandarin si affaccia su una piccola traversa di via Manzoni, via Andegari.
Anche il nuovo Portrait Milano, della Lungarno Collection della famiglia Ferragamo, sembra aver portato all’apice questa idea di understatment: ha aperto sì nel centralissimo Corso Venezia, ma in uno dei luoghi più nascosti del centro città, ovvero l’ex Seminario Arcivescovile all’11 della centralissima arteria milanese.
Un 5 stelle affacciato sulla Piazza del Quadrilatero
Il terzo Portrait della Lungarno Collection – gli altri due sono a Roma e, naturalmente, a Firenze, dove la catena della famiglia Ferragamo conta ben 5 strutture – riapre ai milanesi e ai turisti la Piazza del Quadrilatero, alla quale si accede oltrepassando il portale barocco attorniato dalle maestose cariatidi disegnate nel 1652 da Francesco Maria Richini.
Una ristrutturazione che addirittura permette un collegamento da Corso Venezia a Via Sant’Andrea, attraversando la piazza cinquecentesca composta da un grande cortile a pianta quadrata (il chiostro degli Umiliati).
Un’offerta completa
Il cuore del progetto conservativo affidato a Michele De Lucchi e al suo studio AMDL Circle è naturalmente l’hotel, situato al primo piano dell’edificio e offre 73 tra camere e suite, disegnate queste dall’architetto Michele Bönan, dai 32 mq di grandezza del più piccolo Portrait Studio, ai 110 mq della Two-bedroom Family Suite o della Two-bedroom Family Suite Garden.
Sotto il loggiato che circonda la piazza gli spazi commerciali, alcuni già attivi, altri in apertura nel 2023. Dal Beefbar, al bar e ristorante 10_11 del giovane chef Alberto Quadrio al negozio di monda Antonia, dallo Studio di Maria Sole Ferragamo So-Le al wellness brand The Longevity Suite.
Ferragamo: una famiglia dedita all’ospitalità
Oltre alle sette strutture della Lungarno Collection (5 a Firenze e una ciascuna, entrambi Portrait, a Roma e Milano), catena con a capo Leonardo Ferragamo, la famiglia nel corso degli anni ha spaziato nel mondo dell’ospitalità proponendo diverse tipologie di accomodation.
Villa Viesca a Reggello, a 25 chilometri da Firenze, dimora estiva di Salvatore e Wanda Ferragamo, offre 5 raffinate Ville con piscina esterna privata (più una a soli 15 minuti), oltre a 17 eleganti suite situate nel Borgo di Pian Rinaldi, nel Roseto e nel Family Cottage Due Torri al centro della Tenuta. Dal 2019 fa parte dell’ospitalità de Il Borro, altra iniziativa di famiglia – del fratello maggiore Ferruccio, che la gestisce insieme ai figli Salvatore e Vittoria – un hotel diffuso aderente ai Relais&Chateaux, con suite e ville immerse in un bosco millenario.
Infine Massimo Ferragamo, altro figlio “d’arte”, insieme a Chiara ha realizzato – e poi recentemente venduto a un club di investimento – il resort 5 stelle lusso Rosewood Castiglion del Bosco, con 42 suite, 11 ville con piscina privata, Spa, 2 ristoranti, e “The Club”, il golf Club disegnato dal leggendario campione del British Open Tom Weiskopf. Non potevano mancare, visto il luogo, le vigne di Brunello, disseminate su ben 62 ettari, per una produzione di 250.000 bottiglie.
