A meno di un anno dalla sua inaugurazione, il nuovo Centro Congressi di Padova si presenta alla mondo Mice partecipando alla XIV° Convention Nazionale di Federcongressi che si è appena chiusa a Firenze. E che ha visto la partecipazione – dopo molti anni -, anche del ministro del turismo, Daniela Santanchè. Noi di businessmobility.travel ne abbiamo parlato con la Responsabile di Padova Congress, Stefania De Toni.
Focus internazionale
“Il nostro e la Nuvola di Roma sono le uniche due strutture in Italia realizzati e progettati da zero da una archistar” spiega De Toni, che racconta: “la nostra struttura è stata infatti disegnata dall’architetto giapponese Kengo Kuma che, per la sua realizzazione, ha utilizzato materiali sostenibili e di pregio. Il centro ha poi investito tantissimo in innovazione con, ad esempio, una dotazione tecnologica d’avanguardia, basata su un wi-fi dedicato“. E su un impianto fotovoltaico da 100 kW e la presenza di un impianto di trigenerazione con emungimento da pozzi, al servizio dell‘impianto di climatizzazione a pavimento e per la produzione di energia elettrica.
“Abbiamo un’ottima accessibilità siamo vicini al centro e con oltre 1.400 posti letto in hotel moderni walking distance” aggiunge la manager, che sottolinea come: “abbiamo molti ambassador, soprattutto dal mondo universitario a cui siamo legati. Mondo pharma e medicina in particolare, con circa il 40% degli eventi organizzati. E, anche grazie a questo, con un’impronta molto internazionale: oltre il 20% dei congressi fatti (oltre 30, con più di 20 mila partecipanti, ndr) e di quelli in programma sono appunto internazionali”.
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Venezia odi et amo
La vicinanza da Venezia è sicuramente un atout, perché Padova può godere delle infrastrutture di trasporto che vertono sulla città lagunare; la rete ferroviaria con l’alta velocità in arrivo, l’aeroporto di Venezia, e quello di Treviso, a poco più di mezz’ora di auto, le autostrade. “E poi Venezia viene molto gettonata anche per i post-congressi” aggiunger De Toni che, però, non nega “la difficoltà a fare sinergia con altre realtà regionali”. Tra cui la stessa Venezia che deve pure rilanciare in qualche modo – e il Mice è uno di quelli – l’ex Pala Crociere, situato proprio dietro a Piazzale Roma.
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L’offerta
Padova congress è il centro congressi più grande del Veneto, capace di ospitare eventi fino a 3.334 persone in uno spazio unico ma estremamente flessibile. La struttura è lunga 130 metri, alta 23 e larga 45., ed è stata progettata con la tecnica della architettura stratificata, unendo l’idea progettuale giapponese dello “spatial layering”, che consiste nella sovrapposizione di elementi con diversi livelli di permeabilità, al recupero della tradizione padovana degli spazi intermedi. Al centro dell’hub Padova Hall, il centro congressi “dialoga” con gli altri spazi del quartiere fieristico, dai padiglioni espositivi alla nuova sede della facoltà di ingegneria in via di realizzazione.
All’interno su 12mila metri quadri lordi complessivi, trovano spazio diverse sale modulari: la più grande è la Giotto da 1.566 posti, dotata della più avanzata stazione multimediale d’Europa con un grande schermo ledwall da 140 mq. A questa si aggiungono i 988 posti per la Sala Mantegna e sei sale polifunzionali con capienza variabile da 16 a 160 posti.
“La città, la sua economia, il suo turismo, con questo Centro Congressi guadagnano un elemento di competitività a livello regionale e nazionale di grande rilievo” commentò il sindaco della città Sergio Giordani il giorno dell’inaugurazione.
“Un grande giorno per la città e per tutta la regione. Padova Congress è stato un progetto ambizioso, quasi visionario: ora è realtà” gli fece eco Antonio Santocono, presidente Padova Hall e Camera di Commercio.