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Primeggiano gli alberghi italiani
L’Italia si posiziona come primo Paese per maggiore incremento dell’Adr, raggiungendo i 175 euro nei sei mesi rispetto ai 141 euro del 2022, con l’occupazione media che ricalca quella generale, al 66%, un punto percentuale in più sullo stesso periodo del 2019.
In Spagna, invece, la tariffa media giornaliera si è assestata sui 134 euro, rispetto ai 116 euro dello scorso anno, mentre l’occupazione è stata del 73%, con un calo di un punto percentuale rispetto al 2019.
In Benelux il prezzo medio per camera è stato di 156 euro a notte, rispetto ai 133 euro nei primi sei mesi 2022, con un tasso di occupazione del 64%, sei punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel Centro Europa, l’Adr è passato da 98 euro a notte nella prima metà del 2022 a 116 euro a notte nella prima metà di quest’anno, con un’occupazione del 62%, rispetto al 54% dello stesso periodo 2019.
In America Latina la camera è passata dai 67 a 80 euro anno su anno, con un’occupazione del 65%, sette punti percentuali in più rispetto all’equivalente del 2019.
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Andamento positivo
L’utile netto totale ha raggiunto i 45 milioni di euro, contro una perdita di 15,4 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno. L’ebitda ha toccato i 267,6 milioni di euro, con una crescita del 43,3% su base annua e superiore ai 257 milioni di euro registrati nella prima metà del 2019.
Insomma la società sottolinea come l’andamento operativo sia in costante miglioramento dall’aprile 2022. Grazie soprattutto a una solida domanda leisure e a una decisa ripresa dei viaggiatori d’affari, che tengono alti i prezzi medi per camera.
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