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Oggi la firma per l’operazione Ita Airways-Lufthansa. Da Quest la visione di Lazzerini

08/06/2023

In questo articolo

Si chiude un capitolo decennale del principale vettore italiano, che con l'accordo di oggi entra in un grande gruppo internazionale. L'orgoglio dell'Ad (uscente) intervistato alla CNN

Dopo la stretta di mano dello scorso 25 maggio tra il ministro dell’Economia e delle finanze (Mef), Giancarlo Giorgetti, e l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Sphor, per il passaggio del 41% di Ita-Airways nelle mani di Lufthansa per 325 milioni di euro è attesa per oggi la firma ufficiale del direttore generale del Tesoro, Riccardo Barbieri, a margine del vertice di Roma tra Meloni e Scholz.

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Scoglio fideussione

La firma dell’accordo non è una formalità, perché subito dopo quest’atto partirà  l’iter della procedura autorizzativa da parte della Commissione europea, con l’Antritrust dell’Ue che attende le carte del contratto. Per il quale si è discusso, e molto, stando a nostre fonti interne alla compagnia, per la richiesta di garanzie da parte del vettore tedesco su eventuali richieste di risarcimento danni da parte dei dipendenti non riassunti dalla compagnia italiana. Una garanzia quantificata in 100 milioni di euro.

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 Lazzerini intervistato da Quest (Cnn)

Proprio in questi giorni della firma l’attuale amministratore delegato di Ita-Airways, Fabio Lazzerini, ha rilasciato una intervista alla Cnn al famoso giornalista esperto di aviazione Richard Quest, il quale non ha avuto mezze parole per definire la posizione dell’intervistato, definendolo un “dead man walking“, visto che, una volta versati i 325 milioni del contratto, Lufthansa dovrebbe annunciare un nuovo AD (Joerg Eberhart?). Ma Lazzerini a questa domanda ha semplicemente risposto così: “Anche per me questa è una Open question. Ma non si tratta di persone ma della compagnia. Io l’ho disegnata, ho assunto 4.000 persone e l’ho fatta entrare in un grande gruppo garantendo il suo futuro“.

A different company

Una compagnia che ha rotto nettamente con il passato, “a different company” ha più volte sottolineato Lazzerini. Che ha raccontato a Quest come Ita-Airways è nata “come una ver start-up. Siamo partiti dai 52 aerei della vecchia Alitalia ma poi abbiamo costruito una completamente (Lazzerini ha usato radically nell’intervista, ndr) differente compagnia. Ad esempio siamo passati da una flotta disomogenea, con aeromobili di tre costruttori, a un unico fornitore, Airbus, che ci ha permesso di una essere una delle poche compagnie in Europa ad avere gli equipaggi certificati su tutti gli aeromobili che volano con noi. Inoltre” continua Lazzerini ci siamo focalizzati sul traffico corporate e leisure premium di lungo raggio, non solamente su uno statico Milano-Roma 25 volte al giorno. Investiamo in tecnologia, e negli aeromobili in particolare avendo ora una delle flotte più verdi in Europa, e sappiamo segmentare i passeggeri. Due cose molto importanti per integrarsi al meglio sia industrialmente, sia commercialmente nel gruppo Lufthansa. Che se ci ha scelto è certamente perché convinta del nostro business plan” nel quale, dice con orgoglio Lazzerini, da uomo di aviazione che è, certamente ci ha messo, e tanto, del suo.

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