Dopo la stretta di mano dello scorso 25 maggio tra il ministro dell’Economia e delle finanze (Mef), Giancarlo Giorgetti, e l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Sphor, per il passaggio del 41% di Ita-Airways nelle mani di Lufthansa per 325 milioni di euro è attesa per oggi la firma ufficiale del direttore generale del Tesoro, Riccardo Barbieri, a margine del vertice di Roma tra Meloni e Scholz.
Leggi anche: Accordo di code share tra Ita-Airways e Turkish Airlines. Prove di Star Alliance
Scoglio fideussione
La firma dell’accordo non è una formalità, perché subito dopo quest’atto partirà l’iter della procedura autorizzativa da parte della Commissione europea, con l’Antritrust dell’Ue che attende le carte del contratto. Per il quale si è discusso, e molto, stando a nostre fonti interne alla compagnia, per la richiesta di garanzie da parte del vettore tedesco su eventuali richieste di risarcimento danni da parte dei dipendenti non riassunti dalla compagnia italiana. Una garanzia quantificata in 100 milioni di euro.
Leggi anche: Gli stipendi di Ita Airways e gli scioperi del settore
Lazzerini intervistato da Quest (Cnn)
A different company
Una compagnia che ha rotto nettamente con il passato, “a different company” ha più volte sottolineato Lazzerini. Che ha raccontato a Quest come Ita-Airways è nata “come una ver start-up. Siamo partiti dai 52 aerei della vecchia Alitalia ma poi abbiamo costruito una completamente (Lazzerini ha usato radically nell’intervista, ndr) differente compagnia. Ad esempio siamo passati da una flotta disomogenea, con aeromobili di tre costruttori, a un unico fornitore, Airbus, che ci ha permesso di una essere una delle poche compagnie in Europa ad avere gli equipaggi certificati su tutti gli aeromobili che volano con noi. Inoltre” continua Lazzerini “ci siamo focalizzati sul traffico corporate e leisure premium di lungo raggio, non solamente su uno statico Milano-Roma 25 volte al giorno. Investiamo in tecnologia, e negli aeromobili in particolare avendo ora una delle flotte più verdi in Europa, e sappiamo segmentare i passeggeri. Due cose molto importanti per integrarsi al meglio sia industrialmente, sia commercialmente nel gruppo Lufthansa. Che se ci ha scelto è certamente perché convinta del nostro business plan” nel quale, dice con orgoglio Lazzerini, da uomo di aviazione che è, certamente ci ha messo, e tanto, del suo.
Leggi anche quello che scrivemmo all’inizio delle contrattazioni: Ita Airways: tanti dubbi e scontri e poche certezze