Collegamenti aerei Sardegna

Nuove rotte per la Sardegna: 67 destinazioni potenziali per Alghero, Cagliari e Olbia

In questo articolo

L’isola punta a potenziare i collegamenti con l’Europa e gli Stati Uniti. Un piano ambizioso che potrebbe rivoluzionare il trasporto aereo sardo

La Sardegna si apre sempre più alle connessioni internazionali con un piano ambizioso di nuove rotte aeree. In base alla recente delibera regionale, sono 67 le tratte potenziali che potrebbero essere attivate nei tre principali aeroporti dell’isola: Alghero, Cagliari e Olbia. Anche se, secondo stime concrete, le rotte effettivamente operative saranno circa la metà.

L’obiettivo è rafforzare i collegamenti con l’Europa e il resto del mondo, attirando un maggior numero di turisti e facilitando gli spostamenti di residenti e viaggiatori d’affari. L’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, ha confermato l’interesse di almeno tre compagnie aeree, che stanno già elaborando un business plan per la realizzazione di queste nuove tratte.

Le nuove rotte previste per Alghero, Cagliari e Olbia

Aeroporto di Alghero: 19 destinazioni potenziali, tra cui Amburgo, Berlino, Colonia e Stoccarda (Germania), Basilea e Ginevra (Svizzera), Bilbao e Valencia (Spagna), Bristol e Manchester (Regno Unito), Eindhoven (Paesi Bassi), Lione (Francia), Oslo (Norvegia), Porto (Portogallo), Praga (Repubblica Ceca), Sofia (Bulgaria), Stoccolma (Svezia) e Varsavia (Polonia).

Aeroporto di Cagliari: ben 32 rotte in lavorazione, con collegamenti previsti verso Ajaccio, Bordeaux, Brest, Lille e Nizza (Francia), Berlino, Hannover e Lipsia (Germania), Birmingham, Edimburgo e Liverpool (Regno Unito), Bucarest e Cluj-Napoca (Romania), Djerba (Tunisia), Dubai (Emirati Arabi), Dubrovnik e Zagabria (Croazia), Eindhoven e Rotterdam (Paesi Bassi), Filadelfia e New York (USA), Helsinki (Finlandia), Istanbul (Turchia), Kaunas (Lituania), Lamezia Terme (Italia), Lisbona (Portogallo), Lodz (Polonia), Malaga (Spagna), Oslo (Norvegia), Riga (Lettonia), Tallinn (Estonia) e Tirana (Albania).

Aeroporto di Olbia: previste 16 rotte, con collegamenti per Cagliari (Italia), Dortmund (Germania), Helsinki (Finlandia), Istanbul (Turchia), Lisbona (Portogallo), Malaga, Oviedo, Palma di Maiorca e Siviglia (Spagna), Liverpool e Newcastle (Regno Unito), New York (USA), Porto (Portogallo), Reykjavik (Islanda), Rotterdam (Paesi Bassi) e Vilnius (Lituania).

Sardegna sempre più globale: l’importanza del mercato USA

Tra le novità più interessanti figura l’espansione delle rotte verso gli Stati Uniti. Oltre a New York, già in programma, spicca Filadelfia, un hub strategico per American Airlines. Il mercato statunitense è in forte crescita: nel biennio 2022-2023 il numero di visitatori americani in Sardegna è aumentato del 34%, rendendolo il decimo mercato in assoluto e il primo extraeuropeo.

La Regione sta investendo su questo fronte con strategie mirate, partecipando a fiere di settore come quelle in programma a marzo a Las Vegas, dove saranno coinvolti i principali tour operator. Tuttavia, attrarre il turismo statunitense non è semplice: gli americani hanno pochi giorni di ferie all’anno e le scelte di viaggio sono spesso limitate a destinazioni con forte appeal culturale o naturalistico.

Cofinanziamenti e strategie per il successo del piano

Per incentivare le compagnie aeree a investire nelle nuove rotte, il piano prevede forme di cofinanziamento che possono coprire fino al 50% dei costi operativi, inclusi quelli aeroportuali. Questo meccanismo attira sia i grandi vettori internazionali che le compagnie minori, spesso restie a investire su tratte a lungo termine per paura della concorrenza dei colossi del settore.

Un’altra chiave per il successo sarà la promozione del brand Sardegna a livello internazionale. Il cinema e la televisione hanno già dato una spinta importante, accendendo i riflettori sull’isola. Ma ora serve un’azione più strutturata, con campagne di marketing mirate per intercettare i target più promettenti, come i liberi professionisti e i pensionati americani, che viaggiano con meno vincoli rispetto ai lavoratori dipendenti. Ma anche ai business traveller che spesso scelgono la formula del bleisure.

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