A Parma arrivano i canadesi di Centerline Airport Partners con l’obiettivo di rilanciare l’aeroporto ducale. Grazie anche all’ok del Consiglio comunale alla fine dello scorso anno del Masterplan 2018-2025 dell’aeroporto Verdi presentato dalla società di gestione Sogeap. Che ha come “cuore” l’allungamento della Pista, che nei piani dovrebbe passare dai 2.124 metri di oggi a 2.640 metri, ovvero 516 metri in più. Il che permetterebbe di vedere atterrare a Parma aeromobili con Code D e E dell’Icao, ovvero i B757, i B767 e addirittura gli A330. Ma l’Amministratore delegato di Centerline Airport Partners, il nuovo socio di maggioranza canadese di Segeap al 51%, Andrew O’Brian in una recente intervista ha parlato di “soli” 150 metri di allungamento. Buoni solo per gli ormai vecchi 757.
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Il nuovo scalo di Parma: parla l’ad di Centerline Airport Partners
O’Brian ha però sottolineato che la sua società è pronta a investire 20 milioni di euro per ammodernare lo scalo che si aggiungono ai 13 investiti per entrare nel capitale sociale. E punta nel prossimo quinquennio a passare dagli attuali “125 mila passeggeri a 700 mila all’anno“. Inoltre vuole uno scalo green, con lo spostamento ground degli aerei realizzati con “trattoria batteria“. Il manager è fiducioso di raggiungere questi numeri anche perché “i grandi aeroporti internazionali a un paio d’ore di treno o di auto da Parma sono saturi“. E prosegue: “noi lanceremo anche una campagna di marketing volta ad attirare le compagnie aeree europee“.
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