Lo sport, sia questo inteso come attività professionale, amatoriale o ricreativa, prevede una notevole quantità di viaggi per giocare e competere in diverse destinazioni e paesi, tanto da creare un movimento che, secondo il UNWTO – World Travel Organization, Un specialized agency, muove dai 12 ai 15 milioni di passeggeri internazionali ogni anno, con previsioni di crescita di circa il 6% annuo nel breve termine, rappresentando il 10% dell’industria turistica mondiale, per un fatturato di circa 800 miliardi di dollari.
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I principali eventi
Il campionato mondiale di basket giocato in ben tre Nazioni dell’asia pacifica si è appena concluso, ma intanto è partito il Mondiale di Rugby in Francia, uno dei tre principali eventi sportivi che attirano più fans, dopo i Giochi Olimpici e i campionati di calcio (e per il mondo anglosassone quello di Cricket…Ebbene sì, ).
Entrate turistiche – o di business travel? Perché come considerare i professionisti delle varie discipline che viaggiano per il mondo per giocare? – che muovono, come abbiamo visto, miliardi di dollari ma che, inoltre, aiutano (e ciò che sta facendo l’Arabia Saudita nel mondo dello sport non è casuale…) a fare branding della destinazione, sviluppo delle infrastrutture e altri benefici economici e sociali.
I viaggi degli sportivi
Sempre secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (OMT o, in inglese UNWTO) i principali Paesi di origine dei turisti sportivi sono Regno Unito, Germania, Italia, Spagna, Danimarca, Svezia e Finlandia, con alcuni Paesi che raggiungono un indotto generato dal turismo sportivo che ha superato il 25% del totale, arrivando a toccare anni fa in Australia la quota record pari al 55%.
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