Non c’è più religione. O meglio; non ci sono più le low cost. O quasi. Già alla recente Bit di Milano Sandro Palumbo, Responsabile Business Travel di Welcome Travel Group aveva sottolineato che “le aziende stanno usando le low cost il 15% in più rispetto a prima, ma con costi aumentati del 44%”.Un aumento dei prezzi ribadito anche dall’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, il quale, in una conferenza stampa a Dublino, ha previsto che le tariffe aeree potrebbero aumentare fino al 10% quest’estate. Dando la colpa al rallentamento nella consegna di nuovi aerei.
Leggi Anche: Tanta Cina – e Advanced Air Mobility – al Singapore AirShow
I problemi di Boeing (ma anche di alcuni Airbus…)
Ryanair avrebbe dovuto prendere in consegna 57 nuovi aerei Boeing 737 Max entro questa primavera, ma O’Leary ha affermato che la compagnia aerea potrebbe riceverne solo tra i 40 e i 45 per la prossima summer. Uno shortage di aeromobili che potrebbe portare ad alcuni “tagli sui voli” che verrebbero effettuati “principalmente su rotte con elevate frequenze giornaliere”. “Le nostre tariffe medie nell’estate 2023 sono aumentate del 17%. E prevediamo un aumento delle tariffe del 5-10% per la prossima summer” l’affermazione di O’Leary.
Leggi Anche: Boeing 737: è giusto definirlo un “aereo maledetto”?
La mancanza di aeromobili, e il conseguente rialzo delle tariffe, potrebbero colpire anche quelle compagnie che usano gli A320 motorizzati Pratt & Whitney, in particolare Wizz Air e Lufthansa (ma anche Ita Airways), che sono state costrette a mettere a terra alcuni dei loro aerei per consentire le ispezioni dei motori. Compagnie con flotte composte da A320 come easyJet, invece, utilizzano motori CFM che non devono subire queste ispezioni.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok