Milano Centrale, in stile Liberty e Art Déco inaugurata nel 1931, Roma Termini, in stile razionalistico progettata negli anni 50′, Firenze Santa Maria Novella, anch’essa degli anni ’30 in stile razionalistico, e Torino Porta Nuova, addirittura risalente al 1800 e poi riammodernata a più riprese, sono quattro storiche stazioni di “testa”, da dove partono e arrivano tutti i tipi di treni, tra cui naturalmente quelli ad alta velocità.
Per la quale sono state progettate anche delle stazioni ad hoc, come quella sotterranea di Bologna Centrale che non vada a mischiarsi con la Rete “tradizionale” ma, soprattutto, con Reggio Emilia Mediopadana e Napoli Afragola. Due (bellissime! Mi ripeto) stazioni ferroviarie progettate da due grandi architetti, posizionate però fuori dalle città di cui dovrebbero essere “centrali”. E alle quali presto si dovrebbe aggiungere quella di Sir Norman Foster a Campo di Marte/Belfiore, Firenze, (foto sopra) per la quale tra poco inizieranno gli scavi in galleria.
Per alcuni queste sono cattedrali nel deserto. Ma è veramente così?
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Reggio Emilia Mediopadana
L’avveniristica stazione di Reggio Emilia, progettata da Santiago Calatrava – come il vicino ponte sull’autostrada – fu inaugurata nel 2013 e si trova sulla linea alta velocità Milano-Roma, comunque distante meno di 5 chilometri dal centro della città. A cui è collegata con delle linee del trasporto pubblico e con dei taxi, la cui stazione è proprio ai piedi della Mediopadana. La stazione di Reggio Emilia è diventata pure uno snodo intermodale per gli autobus di lunga percorrenza di Itabus o di Mediopadana Link. Quindi, certamente, non una cattedrale nel deserto.
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Napoli Afragola
La stazione progettata da Zaha Hadid – a cui è stato dedicato il piazzale antistante – fu inaugurata nel 2017. Situata a 20 chilometri a nord-est di Napoli, la stazione punta a diventare uno snodo intermodale ma, ad oggi, i progetti sulla carta…sono rimasti tali.
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Entro il 2023 sarà completata la ricostruzione in variante della tratta Napoli-Cancello della ferrovia Roma-Cassino-Napoli affinché la stazione possa essere raggiunta dai treni del trasporto pubblico locale. La stazione sarà inoltre capolinea della futura Linea 10 della metropolitana di Napoli, che dovrebbe collegare i comuni di Afragola, Casoria, Casavatore, Arzano e le stazioni cittadine di Di Vittorio, Leonardo Bianchi, Ottocalli, Carlo III e il capolinea a piazza Principe Umberto in interscambio con la stazione di Napoli Centrale. Inoltre due anni fa è stato approvato il progetto definitivo di una nuova linea ferroviaria per collegare questa stazione con Casoria Arpino-Volla sulla Napoli-Nola-Baiano.
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Tanti progetti in essere ma ad oggi, a parte i treni dell’alta velocità – che poi vanno anche a Napoli Centrale – pochi i mezzi pubblici che la collegano al centro città. E sì che sarebbe un’ottima occasione per collegare il centro della città all’alta velocità passando per l’Aeroporto di Capodichino, situato proprio sulla strada tra le due località.