Nell’ultima indagine realizzata dal Gruppo Uvet in collaborazione con il Centro Studi Promotor (CSP), il panorama dei viaggi d’affari in Italia di marzo 2024 ha mostrato una sottile variazione, con l’indice Business Travel Trend (BTT) che si è posizionato a 89 punti, segnalando una modesta riduzione rispetto al periodo antecedente. Parallelamente, le transazioni hanno segnato un decremento, fermandosi a 73 punti.
Un occhio ai numeri
L’indagine, che prende in esame un campione rappresentativo delle principali aziende operanti in diversi settori dell’economia italiana, rivela un interessante spaccato del mercato del business travel nel contesto post-pandemico. Sebbene il volume delle attività sia diminuito di 8 punti rispetto a febbraio, scendendo da 97 a 89 punti, e le transazioni abbiano subito un calo di 3 punti, i dati mostrano comunque un avvicinamento ai livelli di spesa pre-pandemia.
Guardando più da vicino, si nota che il valore dei viaggi aerei è diminuito, passando da 84 a 79 punti, mentre il settore del noleggio auto ha registrato una crescita, da 116 a 118 punti. Al contrario, il settore alberghiero ha subìto un notevole calo, scendendo da 121 a 107 punti, e anche i viaggi ferroviari hanno visto una leggera flessione, attestandosi a 72 punti.
Per quanto riguarda le trasferte, quelle interne rimangono stabili a 93 punti, mentre i viaggi verso altre destinazioni europee e intercontinentali segnano rispettivamente 84 e 89 punti.
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Ripresa in vista
Utilizzando il 2019 come anno di riferimento, con un valore standard di 100 punti, il Business Travel Trend (BTT) si propone come uno strumento essenziale per analizzare le tendenze in atto e prospettiche nel settore dei viaggi d’affari. Questo indice offre una panoramica dettagliata non solo sull’evoluzione del mercato ma anche su come le dinamiche economiche lo influenzino direttamente.
Nel corso degli ultimi quattro anni, il BTT ha messo in evidenza l’entità dell’impatto causato dalla pandemia sui viaggi d’affari. Nel biennio 2020-2021, il settore ha vissuto momenti di forte contrazione, con indici rispettivamente a 31 e 33, per poi assistere a una notevole ripresa nei due anni successivi, con valori che salgono a 62 e 73. Questo periodo ha visto anche un incremento costante dei prezzi medi, che hanno raggiunto il picco nel 2022 con un indice di 127. Tuttavia, il 2023 ha segnato un rallentamento di questa tendenza inflattiva e speculativa, pur confermando una crescita degli indici sia in termini di volume che di valore.
Tali dati emergono da un’analisi accurata e omogenea che include un ampio spettro di imprese, dalle grandi alle piccole, tutte clienti di Uvet-GBT dal 2019 al 2024. Inoltre, la ricerca ha preso in considerazione aspetti quali il trasporto aereo e ferroviario, i pernottamenti alberghieri e il noleggio di autovetture, escludendo variabili aziendali specifiche come l’acquisizione di nuovi clienti.
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