La Commissione Ue si è presa altri 90 giorni di tempo per decidere sule nozze tra Ita Airways e Lufthansa, facendo così slittare la decisione al 6 giugno e mettendo in difficoltà i conti del vettore italiano e il sistema di prenotazioni in vista dell’estate. Perché, oltre a doversi integrare nei sistemi del gruppo Lufthansa, dovrà anche sfilarsi dall’alleanza globale Skyteam per entrare in Star Alliance. Un colpo per l’esecutivo guidato dalla Meloni e per il ministero del tesoro di Giorgetti che detiene il capitale della compagnia.
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I nodi da sciogliere
Stop agli aiuti di Stato. Quando nacque Ita, la Commissione Ue autorrizò l’Italia a versare 1350 milioni al nostro nuovo vettore: 700 nel 2021, 400 nel 2022 e 250 nel 2023. Ora il vettore dovrà “arrivare” a giugno con le sue…ali.
“Intendiamo valutare più nel dettaglio l’operazione e garantire che l’acquisizione di Ita non riduca la concorrenza nel settore del traffico a corto e a lungo raggio e non comporti un aumento dei prezzi” il commento di Margrethe Vestager, commissaria europea responsabile della Concorrenza.
I nodi da sciogliere sono gli slot a Linate – per cui Lufthansa ha già dato ampia disponibilità a rilasciarne diversi come scrivemmo qui – ma anche diverse rotte lungo raggio tra l’Italia e gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e l’India e alcune tratte sull’Europa Centrale.
Malgrado questa indagine supplettiva, che potrà contare sulla disponibilità di Lufthansa di ridurre o i voli in partenza da Milano Linate per Bruxelles, Francoforte, Düsserdolf o Stoccarda, così come quelli da Roma Fiumicino per le stesse Bruxelles e Francoforte, nonché Monaco e Zurigo, il vettore guidato da Carsten Sphor rimane ottimista sulla chiusura positiva della vicenda. Tanto che anche il vulcanico Michael O’Leary, strenuo avversario delle major, si è detto convinto che l’operazione avrà successo…
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