Dal 2006, dopo un attentato terroristico fallito a Londra, è vietato trasportare nei bagagli a mano liquidi in quantità superiore ai 100 ml, che durante i controlli di sicurezza devono essere estratti dalla propria borsa (riposti in sacchetti trasparenti), lo stesso per i device elettronici. Una realtà alla quale – per quanto scomoda – ci siamo tutti abituati.
Grazie all’uso dell’Eds C3, acronimo di “explosive detection system”, ovvero uno scanner 3D in grado di individuare liquidi e materiali esplosivi nel in tempi estremamente rapidi, potrebbe esser possibile di rimuovere entro il 2024 il divieto di trasporto a bordo dell’aereo di liquidi sopra i 100 millilitri, così come di estrarre tablet, computer e cellulari dai bagagli.
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Come funziona lo scanner 3D
Lo scanner 3D che potrebbe permettere di cambiare le regole in vigore, già in uso in alcuni scali internazionali e nazionali, è lungo 24 metri (circa due rispetto al macchinario tradizionale) e permette all’operatore di visionare il contenuto della valigia, pezzo per pezzo, in tre dimensioni.
Non solo, l’individuazione di materiali pericolosi o non consentiti è resa possibile grazie al software che applica una diversa colorazione agli oggetti.
Linate primo in Europa
Grazie a un investimento di 8 milioni di euro Sea, la società di gestione degli scali milanesi, Linate è stato il primo aeroporto in Italia a dotarsi di questa nuova tecnologia ed anche il primo in Europa ad effettuare la totalità dei controlli dei bagagli a mano con le macchine Tac.
Sea ha infatti comprato cinque ‘macchine intelligenti’ EDS-CB, che hanno sostituito quelle a raggi X, in grado di fare la Tac ai bagagli a mano, grazie al riconoscimento automatico degli esplosivi.
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Macchinari di cui si sta dotando anche Malpensa, dove la sostituzione dei vecchi macchinari sarà completata entro metà del 2023, e Roma Fiumicino, dove La nuova tecnologia è attiva al Terminal 1 dove passa oltre il 70% dei passeggeri ed entro la fine dell’anno sarà disponibile anche per il Terminal 3 per i voli internazionali.
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Gli altri aeroporti
La tecnologia dello scanner 3D è già in uso anche negli scali statunitensi di Chicago e Atlanta, mentre a Londra gli aeroporti di Heathrow e Gatwick hanno testato i macchinari, il governo ha stanziato 50 milioni di sterline per installarli in tutti i terminal di Heathrow e nei maggiori aeroporti del paese, entro giugno 2024.
In Francia, precisamente all’aeroporto parigino di Orly, è in fase di test (secondo il quotidiano Le Figaro si attendono i risultato d’oltremanica prima dell’ok). La Svizzera è già dotata da diversi anni di due scanner 3D, all’aeroporto di Ginevra, che hanno permesso di raddoppiare i passeggeri controllati ogni giorno, e ora prevede di aumentarli.
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L’aeroporto di Francoforte potrebbe installarne già nel 2023, mentre in Spagna gli scanner 3D saranno installati in diversi scali tra il 2025 e il 2026: Malaga Costa del Sol, Gran Canaria, Tenerife Sur, Fuerteventura, Cesar Manrique di Lanzarote, Alicante-Elche Miguel Hernandez, Ibiza, Bilbao, Minorca e Valencia.