Negli ultimi anni, i viaggi di lavoro sono diventati parte integrante della vita professionale di molti lavoratori. Sebbene siano spesso associati a opportunità di crescita e networking, i viaggi d’affari possono comportare conseguenze significative per il benessere mentale e fisico dei viaggiatori.
Un recente sondaggio condotto da Booking.com for Business ha portato alla luce dati interessanti sui potenziali impatti dei viaggi di lavoro sulla salute.
Il sondaggio è stato condotto tra il 22 novembre e il 4 dicembre 2023 e ha coinvolto 502 professionisti a tempo pieno (95%) e part-time (5%) negli Stati Uniti.
Leggi Anche: Boom del business travel in UK: le ragioni che spingono i giovani a viaggiare
Solitudine e ansia: i principali problemi dei viaggiatori d’affari
La survey ha messo in luce come la solitudine sia il problema principale riscontrato dai viaggiatori d’affari, con il 24% degli intervistati che l’ha indicata come la loro maggiore preoccupazione. Questo dato è particolarmente rilevante tra i giovani viaggiatori di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che sperimentano sentimenti di isolamento con maggiore frequenza rispetto ai colleghi più anziani. Le altre principali preoccupazioni sono legate alla salute, con il 23% degli intervistati che ha citato problemi fisici come la mancanza di sonno e la gestione dello stress, seguiti dalla paura di ammalarsi (22%) e dalla mancanza della famiglia (22%).
L’ansia è un’altra problematica rilevante: circa il 18% dei partecipanti ha indicato che affrontare nuove sfide e ambienti sconosciuti può aumentare il livello di stress. Questo sentiment è avvertito soprattutto nei viaggi internazionali, dove ci si deve adattare a nuove culture, lingue e pratiche commerciali.
I benefici dei viaggi d’affari: crescita professionale e sviluppo personale
Nonostante queste difficoltà, i viaggi d’affari offrono anche numerosi vantaggi.
Uno dei più significativi è la crescita professionale: l’82% degli intervistati ha affermato che viaggiare per lavoro ha ampliato le loro competenze e li ha aiutati a mantenere alti livelli di motivazione. Inoltre, il 75% ha segnalato un impatto positivo sul loro sviluppo personale, perchè i viaggi aziendali aumentano la consapevolezza di sé e la fiducia in se stessi.
Un altro aspetto positivo riguarda il benessere mentale. Cambiare ambiente e affrontare nuove sfide può portare benefici significativi: il 52% dei viaggiatori ha indicato che un cambiamento di scenario aiuta a migliorare la propria salute mentale. Anche la salute fisica può trarre vantaggio dai viaggi d’affari, con il 46% dei partecipanti che ha notato miglioramenti grazie all’accesso a strutture per il fitness e a programmi di monitoraggio della salute durante i viaggi.
Differenze generazionali nell’impatto dei viaggi d’affari
Il sondaggio ha rivelato notevoli differenze nell’impatto dei viaggi di lavoro a seconda delle fasce d’età. I professionisti più giovani, tra i 18 e i 35 anni, tendono a trarre maggiori benefici dai viaggi d’affari rispetto ai colleghi più anziani. Il 63% dei viaggiatori di questa fascia d’età ha riportato un miglioramento del benessere mentale, rispetto al 55% dei professionisti di età compresa tra i 36 e i 45 anni e al 41% di coloro che hanno superato i 46 anni.
Lo stesso trend si osserva anche per la salute fisica: il 59% dei giovani viaggiatori ha segnalato un impatto positivo, contro il 47% dei professionisti di età compresa tra i 36 e i 45 anni e il 34% degli over 46. Anche l’effetto sui rapporti familiari segue una dinamica simile, con il 48% dei giovani che ha dichiarato un impatto positivo, rispetto al 42% degli adulti di mezza età e solo al 29% dei viaggiatori più anziani.
Viaggi nazionali vs. internazionali: dove i maggiori benefici?
I dati del sondaggio ci dicono che i viaggiatori internazionali traggono maggiori benefici dai viaggi d’affari rispetto a coloro che viaggiano principalmente all’interno del proprio paese. Il 90% dei viaggiatori internazionali ha riportato un impatto positivo sullo sviluppo personale, contro il 73% dei viaggiatori nazionali. Inoltre, il 77% dei primi ha dichiarato un miglioramento della salute mentale, mentre solo il 48% dei secondi ha affermato lo stesso.
Per quanto riguarda la salute fisica, il 74% dei viaggiatori internazionali ha notato un impatto positivo, rispetto al 41% di chi viaggia solo a livello nazionale. I viaggi internazionali favoriscono una crescita più rapida e ampia delle competenze professionali e personali.
Strategie per preservare il benessere durante i viaggi d’affari
Per affrontare queste problematiche, molti viaggiatori d’affari adottano strategie preventive. Una delle misure più diffuse è il mantenimento di una dieta sana, con il 59% dei viaggiatori internazionali e il 46% di quelli nazionali che cercano di mangiare in modo equilibrato durante i loro spostamenti.
Altri viaggiatori cercano di creare legami con i colleghi: il 42% dei viaggiatori internazionali e il 30% di quelli nazionali ritiene che stabilire connessioni professionali migliori il loro benessere. Inoltre, il 43% dei viaggiatori internazionali pratica la meditazione per ridurre lo stress, rispetto al 26% dei viaggiatori nazionali.
Un’altra misura importante è restare in contatto con i propri cari: il 50% dei viaggiatori nazionali e il 29% dei viaggiatori internazionali mantengono regolari contatti con amici e familiari per ridurre l’isolamento.
Per tirare le somme il sondaggio di Booking.com for Business mostra come i viaggi d’affari abbiano un impatto ambivalente sul benessere dei professionisti: se da un lato offrono opportunità di crescita e sviluppo personale, dall’altro presentano sfide significative per la salute mentale e fisica. Comprendere queste dinamiche e adottare misure preventive può aiutare i viaggiatori a trarre il massimo beneficio dalle esperienze lavorative all’estero o in patria e i Travel manager ad adottare misure che correggano o quanto meno riducano le criticità segnalate e favoriscano le ricadute positive.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok