Ultima chiamata per il dossier Ita-Lufthansa. Con la Commissaria Ue Margrethe Vestager pronta a sbarrare le porte all’operazione di cui ormai si parla da mesi. Con i politici italiani a difenderla, chi urlando – Salvini, come abbiamo scritto qui -, chi sottolineando i lati postivi di questa fusione, il – stranamente – suo compagno di partito Giancarlo Giorgetti. Politici italiani naturalmente interessati all’operazione, a cui però è andato anche in soccorso il numero uno della Iata Willie Walsh – nel passato accostato anche ai vertici della compagnia italiana -, che si è fatto beffe delle preoccupazioni comunitarie, evidenziando come: “Le fusioni tra compagnie aeree fanno bene ai consumatori” e che questa operazione è essenziale per Ita Airways che, contrariamente, rischierebbe “di ridimensionarsi o di sparire“.
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Ultimo rilancio da parte di Lufthansa
Il vettore guidato da Carsten Spohr nello scorso fine settimana ha fatto il suo ultimo rilancio che interessa i collegamenti aerei transatlantici da Roma Fiumicino e, in particolare, avrebbe comunicato di essere disposta a rinunciare ai ricavi della partnership con United Airlines che collega Roma al Nord America in code share con Lufthansa. Questa mossa si aggiunge al promesso stop – per due anni – all’ingresso di Ita nella joint venture transatlantica con i partner Star Alliance United e Air Canada.
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