Odi et amo. Sembra questo l’atteggiamento dell’Esecutivo italiano nei confronti di Ryanair che, ricordiamo, è di gran lunga il primo operatore aereo nella Penisola. Dopo aver edulcorato il Decreto Voli sui tetti ai prezzi del quale abbiamo scritto qui, a seguito – forse – dell’audizione alla Commissione trasporti da parte del presidente di FTO Franco Gattinoni avvenuta ieri, notoriamente non tenero nei confronti delle low cost, e di Ryanair in particolare, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria per possibile abuso di posizione dominante proprio nei confronti della low cost irlandese.
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L’Antitrust – rafforzato da ieri – contro Ryanair
Il provvedimento è stato aperto a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio – tra cui naturalmente da parte anche di FTO – contro Ryanair che, grazie ai suoi numeri, avrebbe una posizione dominante per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi.
Tra i punti cardine la differenza di prezzi per le agenzie se queste acquistano i biglietti della low cost sul loro sito – ma in questo caso il passeggero deve fare obbligatoriamente il check-in con il riconoscimento facciale…- oppure sui gds.
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L’audizione in Commissione Trasporti
Proprio per questo ieri Gattinoni in Commissione ha chiesto al Governo:
- Lo Stop all’obbligo di riconoscimento facciale per i biglietti acquistati tramite agenzie di viaggi
- Una cabina di regia istituzionale per la gestione delle rotte
- Un fondo di insolvenza a tutela degli utenti e delle aziende del Turismo organizzato in caso di fallimento di un vettore aereo
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