La Commissione Ue sul mondo aereo… si è “intenerita” sulle acquisizioni (vedi, ad esempio, la conclusione – si spera – della telenovela Ita-Lufthansa...) e sui progetti di fusione. E di recente ha detto sì anche all’unione tra Korean Air e Asiana Airlines, dopo che il primo vettore (e sì, non solo Lufthansa e Ita hanno dovuto farlo…) ha proposte delle remedies che sono state accettate dalla Commissione europea.
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Fusione Asiana-Korean Air: gli altri vettori in gioco
Air Incheon è il vettore individuato per rilevare l’attività cargo di Asiana – ricordiamo che Korean Air ha un ampio servizio Cargo con una flotta dedicata di oltre una ventina di Boeing – mentre la low cost T’way Air è stato designata come “carrier of remedies” su quattro rotte europee dove c’è una sovrapposizione, ovvero la Seoul per Barcellona, Francoforte, Parigi e Roma.
Korean per T’Way Air si è impegnata a fornire supporto operativo tra cui aeromobili, equipaggio di volo e servizi di manutenzione.
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Korean Air ha presentato l’approvazione finale dopo a Commissione europea anche al Dot – Department of Transportation degli Stati Uniti e prevede di completare la transazione entro dicembre 2024.
Korean Air: un po’ di storia
Korean Air è una delle prime 20 compagnie aeree del mondo, con oltre 27 milioni di passeggeri nel 2019. Il suo hub globale è all’Aeroporto internazionale di Incheon (ICN), da dove serve 114 città in 40 paesi in cinque continenti con una flotta di 158 aerei e oltre 20.000 dipendenti. La compagnia è una delle dieci che si può fregiare delle 5 stelle Skytrax.
Il vettore è membro fondatore dell’alleanza Skyteam ed è diventato una delle più grandi compagnie aeree transpacifiche attraverso la sua joint venture con Delta Air Lines.
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