5. Tempo libero come incentivo
Il business travel sta quindi puntando su soggiorni meno frequenti ma più prolungati, con numerose riunioni. Questa tendenza, sebbene positiva per l’ambiente, comporta sfide per molti viaggiatori, che trascorrono più giorni lontani dalle loro abitudini. Per rendere questi viaggi più allettanti, i viaggiatori d’affari richiedono incentivi più attraenti da parte delle aziende.
Possono però emergere delle discrepanze tra le priorità dei travel manager e i desideri dei dipendenti. I manager puntano ad esempio su flessibilità post-viaggio e fedeltà a compagnie aeree e hotel, mentre i viaggiatori aspirano a esperienze di viaggio premium o ferie aggiuntive.
Nell’era dell’attenzione al benessere, i viaggi d’affari devono ora includere momenti di riposo e relax, evolvendosi in esperienze che bilanciano lavoro e tempo libero. Questo trend, sostenuto anche da AMEX GBT, è stato accelerato dalle aspettative legate al lavoro a distanza e agli stili di vita moderni.
Inoltre, l’ 87% dei viaggiatori d’affari desidera consigli personalizzati per i propri viaggi, con l’85% che preferisce l’assistenza delle agenzie di viaggio (ricerca Travelport 2023). A oggi le aziende tendono a rispondere con politiche più flessibili, permettendo ai dipendenti di personalizzare le loro esperienze di viaggio.