Malpensa doveva diventare uno degli hub della compagnia Alitalia-KLM, brillante operazione voluta dal compianto Domenica Cempella che, con questa mossa, avrebbe riunito un vettore con un ottimo mercato domestico, Alitalia, con uno che aveva nei voli long haul la sua ragione d’essere, KLM. Ma “alla vigilia della nuova Malpensa il governo italiano scelse di bloccare tutto. Una decisione clamorosa perché ci si arrendeva alle pretese locali, dimenticandosi che Malpensa 2000 era un progetto strategico per uno sviluppo infrastrutturale dell’intero Paese” come ricordò lo stesso manager in un’intervista al Corriere della Sera nel 2019. Una fusione che secondo l’Università Bocconi “avrebbero creato valore al Paese per circa 10 miliardi di euro l’anno e creato 150 mila posti di lavoro”. E invece…
Leggi Anche: Sapete quali sono le dieci compagnie aeree più antiche che volano ancora?
E invece dopo l’addio ad Alitalia, KLM dice addio anche a Malpensa
Dalla prossima Summer ’25, il prossimo 30 marzo, il vettore olandese sposterà così i suoi voli su Amsterdam dallo scalo di Malpensa a quello di Linate, avendo ottenuto uno slot aggiuntivo per operare da city airport milanese nell’ambito dell’accordo Lufthansa-Ita Airways. Saranno quindi cinque le frequenze tra Linate e la città olandese.
Air France, invece, manterrà la sua presenza sia su Malpensa sia su Linate, aggiungendo anch’essa una frequenza giornaliera su Linate. In totale saranno così 10 i voli al giorno tra Milano e il suo hub di Parigi Charles De Gaulle.
Leggi Anche: Air France nuove rotte per la stagione 2024-2025
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok