Il Mice e il business travel – e anche, in parte il leisure – “hanno bisogno di una stabilità di programmazione dei voli aerei. Che le low cost non sempre garantiscono”. Questo l’allarme di Franco Gattinoni, fondatore e presidente dell’omonimo gruppo, nonché presidente di FTO (Federazione del turismo organizzato) durante la recente Bit di Milano. Purtroppo però i cieli italiani si “colorano” sempre di più di low cost. Malgrado il lancio di Ita-Airways e il ritorno, nel post pandemia, delle compagnie nordamericane.
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Low cost Italy
Secondo Cirium, storica società di analisi specializzata nell’industria aeronautica basata a Londra, l’Italia è sempre più un paese dove volano le low cost. Come potete leggere dalla tabella qui sotto, è stata Ryanair lo scorso anno a dominare i cieli italiani, con 38,99 milioni di posti offerti, ovvero ben 9,82 milioni in più rispetto al 2019 (+34%). E la compagnia che è cresciuta di più lo scorso anno è stata un’altra low cost, ovvero Wizz Air, con 6,94 milioni di posti in più sul 2019 (per 9,88 milioni di posti) a ben +237%, preceduta nella classifica totale dei posti da un’altra low cost, ovvero easyJet che, però, con 11,19 milioni, è in calo del 13% rispetto al 2019 (mancano 1,68 milioni di sedili). Dopo l’ultra low cost ungherese, altre due no frills, Volotea, con 840 mila posti in più (4° quota 4,16 milioni, a +25% sul 2019) e Vueling, in calo però di 1,45 milioni di posti (-34%), a quota 2,77 milioni.
Le legacy
Pur in pesante calo di 10,61 milioni di posti (-46%) rispetto al vettore da cui è nata (Alitalia), al secondo posto in assoluto, e prima tra le compagnie tradizionali, si trova Ita Airways, con 12,33 milioni di posti. Al settimo, ottavo e nono posto le tre big europee, ovvero Lufthansa, con 2,22 milioni di posti (-30%, 940 mila posti), British Airways, con 1,65 milioni (-27%, 610 mila posti) e Air France, con 1,62 milioni (-15%, 280 mila posti). Chiude la top ten un’altra (semi)low cost, la leisure airline del gruppo Lufthansa, Eurowings (1,27 milioni di posti, a -29%). Tra le altre compagnie le uniche altre a crescere sono state Neos, con 998 mila posti (+7%), Transavia, con 718 mila posti (+7%) e Delta, con 580 mila posti (+20%).