L’ha toccata piano Franco Gattinoni, Presidente dell’omonima azienda – ma nel 1983 quando fu fondata, racconta lo stesso Franco, si chiamava Boeing Viaggi…e per ovvi motivi ha dovuto cambiare nome, senza avventurarsi in nomi di fantasia per non incappare in problemi simili – alla sua Convention di Istanbul, sottolineando la necessità per tutta la filiera di un giusto compenso: “nel nostro settore girano tanti soldi ma i margini sono pochi. Anche per questa ragione vi sono stati tanti fallimenti tra i player. Noi abbiamo l’etica del giusto guadagno. Anche e soprattutto dopo lo tsunami di mercato che abbiamo avuto con le scelte dei vettori che, ricordiamo, sono centrali per la gran parte dei viaggi. Perciò a loro chiedo, e lo chiediamo anche come Fto, una commissione giusta (che Gattinoni individua, secondo legge, al 4%, ndr) o un prezzo netto e non tariffe imposte, la parità di accesso al prodotto, anche con le carte di credito delle agenzie: è assurdo che ci chiedano quelle dei clienti al momento della prenotazioni. Siamo giunti a una situazione paradossale,” racconta un curioso aneddoto il numero uno della Tmc di via Statuto a Milano, “la mia carta di credito è stata rifiutata perché porta il nome Gattinoni…“.
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Gattinoni e i conti super
In questo mercato i conti di Gattinoni sono eccezionali: nel 2023 Gattinoni Travel, che raggruppa i volumi generati dal Prodotto – tramite fornitori partner e a marchio – dalle Agenzie di Proprietà, dalle Agenzie in Partecipazione e dai due Network Mondo di Vacanze e MyNetwork -, ha realizzato un fatturato di 295 milioni di euro con una crescita del 40,1% rispetto al 2022 e un volume di contratti pari a 1.608 milioni di euro con una crescita del 36% rispetto all’anno precedente. A cui si aggiungono i 254 milioni della divisione Business Travel (+30,2% sul 2022) e i 61 milioni dalla Divisione Mice (+71,8% sul 2022) e i 76 ,9 milioni dalle controllate partecipate (+51,6%).
Con questi conti Franco Gattinoni da noi intervistato ribadisce come “Noi marginiamo bene, siamo un’eccellenza (e si parla di un 3% circa…, ndr), grazie anche alla diversificazione che abbiamo attuata ma i margini del settore sono bassi. Ed è anche per quello il mondo finanziario non ci vede come un grande settore dove investire“.
Convention Gattinoni Istanbul, “scelta non casuale”
Istanbul per la convention di quest’anno naturalmente non è stata casuale per tanti motivi: “qui storia e super-modernità vanno a braccetto. Con una compagnia aerea che opera ben 143 voli da 9 aeroporti italiani weekly (tra cui Torino, la ultima arrivata, ndr), ottima opportunità anche per incoming e outgoing“. Non per nulla, come ha sottolineato anche il Vice President Sales, Southern Europe di Turkish Airlines Ömer Faruk Sonmez: “siamo la compagnia che raggiunge il maggior numeri di paesi al mondo e che collega ben 348 destinazioni“. Con Denver, la 349esima in arrivo…
“Il futuro esiste e le agenzie di viaggio ne faranno parte. Siamo in grado di presidiare il settore e abbiamo tutti gli strumenti per farlo: l’interconnessione, le competenze, la tecnologia (rapidità e contenuti), le persone, gli investimenti, la comunicazione di un brand di valore. Continueremo a investire, a costruire il futuro con la volontà di aumentare anche la redditività, e in quest’ottica sproniamo ogni singola agenzia a concentrarsi anche sulla propria marginalità, sul controllo di gestione. Il nostro settore deve prefiggersi l’etica del giusto guadagno, in aggiunta all’etica fatta di responsabilità nei confronti di aziende, fornitori, clienti, dipendenti. Abbiamo lavorato molto e il mercato ci ha premiati e ci sta incoraggiando a continuare sulla strada percorsa, che è sempre quella di nuove prospettive condivise” chiosa il Presidente.
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