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International SOS: il mondo dei viaggi tra Perma-crisi e Poli-crisi

12/12/2023

In questo articolo

Le aziende sono sempre più preoccupate per i rischi sempre più in crescita in tutte le aree del mondo. E lo dovrebbero essere anche per i livelli di stress, anche non legati ai viaggi o al lavoro, al loro interno

La sicurezza nel mondo continua a peggiorare. E, inevitabilmente, preoccupa le aziende che in questo mondo, per ragioni di business, devono far viaggiare i loro dipendenti. Lo attesta la società specializzata in sicurezza sanitaria e security di viaggio International SOS che, nella consueta presentazione della sua Risk Map, edizione 2024, ha, però, sottolineato come le aziende si debbano preoccupare – e tanto – anche internamente per problematiche prima quasi mai prese in considerazione: “aumenta la violenza sui posti di lavoro e, soprattutto, lo stress e il burnout dei dipendenti, che hanno bisogno di essere maggiormente seguiti” il commendo del Senior Security Advisor Franco Fantozzi, che naturalmente ha messo in evidenza come i pericoli nei vari stati del mondo, “stiano continuamente aumentando“.

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La ricerca targata International SOS

Sono stati ben 675 i partecipanti alla survey di International SOS realizzata presso grandi aziende internazionali, dati incrociati con quelli raccolti sul posto, grazie ai 27 centri di assistenza diretti della società multinazionale nata nel 1985 , che evidenza come i viaggi di lavoro comportano sempre più pericoli, in crescita anche dal 2020, anno del Covid. Con un escalation quest’anno.

Naturalmente ci sono zone particolarmente pericolose dovute ai conflitti in atto, “solo per quello tra Israele e Gaza ci ha fatto intervenire con ben 4 charter e 50 trasferimenti via terra realizzati” commenta Fantozzi, ma i disordini crescono a livello globale: “dall’aumento di criminalità al terrorismo ai disordini sociali” ricorda il medical director di International SOS Fareed Ahmed che, naturalmente, mette in guardia anche gli aumentati rischi sanitari: “Con i cambi climatici vi sono nuovi fenomeni sanitari, dalla Zika al Dengue, dal ritorno della malaria in Usa dopo 20 anni e stagioni malariche sempre più estese. Che noi combattiamo grazie ai nostri team di team intelligence sanitaria e di security in loco”. Ma, come detto, Ahmed mette in guardia anche nei nuovi pericoli sanitari dovuti allo stress internamente alle aziende. Con diversi livelli di preparazione aziendale.

Poli-crisi su Perma-crisi: gli interpellati sono preoccupati

Il Senior Security Advisor Fantozzi riporta come “il livello di rischio percepito è in aumento rispetto al passato“, con gli americani tra i più negativi. La ragione è molto semplice: su una crisi ormai strutturale, una Perma-crisi (definita così anche dalla The European House – Ambrosetti durante l’ultimo BizTravel Forum), si sono innestate diverse tipologie di crisi. E in tutte le aree del mondo: una Poli-crisi insomma. Crisi che no si fermano sul terreno, ma che vanno anche nell’etere: “perché un’altra delle grandi preoccupazioni delle aziende è la Cybersecurity“. Oltre a una maggior attenzione al Duty of care, visto che “c’è un approccio diverso tra le generazioni. Con le nuove che hanno maggiori aspettative e meno tolleranza…“. dice Fantozzi.

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L’importanza della corretta informazione

International SOS poi  sottolinea come loro per fronteggiare queste nuove sfide si sono dotati di team di crisis management sempre più flessibili, con i “boots on the ground di incident team. Purtroppo sempre più utili nelle continue emergenze che stanno avvenendo in giro per il mondo” spiega Fantozzi, utilizzando il famoso detto americano sulla presenza di truppe nei luoghi di crisi. Tutto ciò permette di avere informazioni attendibili e verificate. Con cui continuare ad aggiornare le matrici e i piani di evacuazione che la società francese pianifica.

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Informazioni attendibili e verificate che i social media e, ora, anche l’Intelligenza artificiale possono falsare. Anche se l’AI, dice Ahmed: “dal punto di vista di analisi dei dati, e di quelli sanitari in particolare, ci è di grande aiuto. Anche in casi di burnout dei dipendenti. Da grandi possibilità aggiuntive sul campo per la medicina, come sta facendo Meta per la biomedicina ad esempio“.

Chi è International SOS

La società basata a Londra e Singapore ma presente con oltre 1.000 uffici nel mondo ha nel suo team 5.400 medici, 3.200 specialisti in materia di sicurezza guidati da 200 esperti di security full-time. Sono bene 9.500 i clienti: multinazionali, piccole e medie imprese, organizzazioni governative e non governative e istituzioni nel settore educativo. In Italia lavora in diversi settori, tra cui oil & gas, moda, automotive, fabbricazione di macchinari industriali, manifatturiero, settore agroalimentare, minerario e costruzioni su larga scala, aviazione e marittimo, servizi bancari e finanziari e istituzioni universitarie.

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