Il fornitore di tecnologie aeroportuali Sita prevede che il 63% degli aeroporti e il 51% delle compagnie aeree in tutto il mondo entro il 2025 avranno gate biometrici dove imbarcarsi senza mostrare i documenti ma con il FaceBoarding, il riconoscimento facciale. Che, dopo diversi scali sparsi nel mondo sbarca anche in Italia. Prima nello scalo milanese di Linate e poi in quello di Catania. Attualmente è garantito per i passeggeri di Ita Airways diretti, appunto, a Milano Linate previa registrazione scansionando il proprio documento, la carta d’imbarco e il proprio volto. Una volta eseguita la prima registrazione ai chioschi, per i viaggi aerei successivi basterà utilizzare l’app dedicata al face boarding (che sarà pronta a giugno) e associare, prima dell’arrivo in aeroporto, il proprio documento alla carta di imbarco.
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Il FaceBoarding in giro per il mondo
L’Haneda International Airport e il Narita International Airport a Tokyo, gli indiani Delhi, Bengaluru, Varanasi, Pune, Hyderabad, Guwahati, Lucknow, Vijayawada e Kolkata Airport; gli emiratini Dubai International Airport e Abu Dhabi International Airport; il Kuala Lumpur International Airport malese; l’Hong Kong International Airport: i parigini Charles de Gaulle Airport e Orly Airport; il Barcellona El Prat Airport e il Madrid Barajas (e ora anche quello di Maiorca); i britannici Heathrow Airport e il Manchester Airport; i tedeschi Frankfurt Airport e Munich International Airport; il thailandese Bangkok Airport e lo scalo di Manila nelle Filippine. Qui si sono già attivati, o lo si sta facendo, programmi di riconoscimento facciale come, ad esempio, hanno di recente lanciato vettori come Iberia – sulla shuttle Madrid-Barcellona – e Air Europa – sulla Barcellona-Maiorca – sugli scali spagnoli.
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