L’International Air Transport Association (IATA), si aspetta un 2025 da record con 1,007 trilioni di dollari di ricavi, a +4,4% sul 2024, ma con profitti netti a quota 36,6 miliardi di dollari, per un margine del – solo – 3,6%, visto i costi a 940 miliardi di dollari. Dato questo che dovrebbe migliorare i 31,5 miliardi del 2024, con un margine del 3,3%, e che dovrebbe essere quantificato in 7 dollari a passeggero (erano 7,9 nel 2023 e 6,4 quest’anno). Passeggeri che nel 2025 potrebbe – il condizionale è d’obbligo visto i chiari di luna internazionali e di mercato – pagare i biglietti l’1,8% in meno rispetto al 2024, visto che il prezzo medio 2025, tutto incluso, si attesterebbe sui 380 dollari. Grazie soprattutto al raffreddamento dei costi del carburante. Ma i prezzi bassi del cherosene rimarranno?
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Iata: il traffico e i numeri operativi
Questi numeri da record si dovrebbero vedere anche nel traffico e nelle stime operative. IATA stima che nel 2025 vi saranno 5,2 miliardi di passeggeri, con un aumento del 6,7% rispetto al 2024, rompendo così la barriera dei 5 miliardi di viaggiatori.
La domanda dei passeggeri (RPK) dovrebbe crescere dell’8% nel 2025, contro un aumento della capacità prevista del 7,1% della capacità (ATK), facendo così ulteriormente ampliare il load factor medio che si attesterebbe sull’83,4%, a più 0,4 punti percentuali rispetto al 2024. Da record anche i voli previsti che dovrebbero superare i 40 milioni di decolli, a più 4,6% rispetto al 2024. Bene anche il cargo che dovrebbe raggiungere le 72,5 milioni di tonnellate, con un aumento del 5,8% rispetto al 2024.
“Ci aspettiamo che le compagnie aeree raggiungano un profitto globale di 36,6 miliardi di dollari nel 2025. Questo dovuto principalmente ai prezzi del petrolio più bassi, mantenendo nel contempo gli aerei pieni mediamente oltre l’83%, controllando strettamente i costi malgrado continuino a investire nella decarbonizzazione del settore. Nel 2025, i ricavi del settore supereranno per la prima volta il trilione di dollari. Rappresenta quasi l’1% dell’economia globale. Ciò rende le compagnie aeree un settore strategicamente importante. Ma ricordo che i vettori sopportano 940 miliardi di costi, per non parlare degli interessi e delle tasse. E quindi hanno un margine di profitto netto di appena il 3,6%. Detto in altro modo, il cuscinetto tra profitto e perdita, anche nel buon anno in cui ci aspettiamo del 2025, è solo 7 dollari per passeggero. Con questi piccoli margini, le compagnie aeree devono continuare a guardare a ogni costo e insistere su un’efficienza simile attraverso la catena di approvvigionamento, specialmente dai nostri fornitori di infrastrutture monopolistiche(leggasi gli aeroporti…, ndr) che troppo spesso ci hanno deluso per prestazioni ed efficienza” il commento del Direttore generale Willie Walsh.
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IATA, connettività aerea motore di crescita
Le stime più recenti mostrano che l’occupazione nelle compagnie aeree dovrebbe crescere di 3,3 milioni nel 2025, impiegando 86,5 milioni di persone, che generano 4,1 trilioni di impatto economico, rappresentando il 3,9% del Pil globale (dato 2023). Nel 2025, si prevede che i costi del lavoro ammonteranno a 253 miliardi di dollari, in crescita del 7,6% rispetto al 2024. Ma con la crescita della produttività, è probabile che i costi medi del lavoro aumenteranno solo dello 0,5%.
“Guardando il 2025, per la prima volta, i numeri dei viaggiatori supereranno i cinque miliardi e il numero di voli raggiungerà i 40 milioni. Questa crescita significa che la connettività aeronautica creerà e sosterrà posti di lavoro nell’economia globale. I più ovvi sono i settori dell’ospitalità e della vendita al dettaglio che si preparano a soddisfare le esigenze di un numero crescente di clienti. Ma quasi tutte le aziende beneficiano della connettività fornita dal trasporto aereo, rendendo più facile soddisfare i clienti, ricevere forniture o prodotti di trasporto. Inoltre, la crescita dell’aviazione contribuisce anche a raggiungere quasi tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite” spiega Walsh.
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IATA: ottimismo da parte dei viaggiatori
Secondo il consueto sondaggio che IATA fa ogni anno, il 41% dei viaggiatori intervistati ha dichiarato di prevedere di viaggiare di più, il 53% si aspetta di viaggiare con la stessa frequenza del 2024 e solo il 5% si aspetta di viaggiare di meno. Il 47% dei viaggiatori intervistati ha dichiarato di aspettarsi di spendere di più per i viaggi, il 46% di spendere lo stesso del 2024, mentre solo l’8% si aspetta di spendere meno.
IATA: differenze tra region
Si prevede che tutte le regioni mostreranno una migliore prestazione finanziaria nel 2025 rispetto al 2024 e tutte le regioni dovrebbero offrire un utile netto collettivo sia nel 2024 che nel 2025. La redditività, tuttavia, varia ampiamente per vettore e per regione. Ad esempio, il margine di profitto netto collettivo delle compagnie aeree africane dovrebbe essere il più debole attestandosi sullo 0,9%, mentre i vettori in Medio Oriente sono molto probabilmente quelli più forti, raggiungendo l’8,2%. L’Europa dovrebbe invece raggiungere il margine netto al 3,9%, ovvero 9,2 dollari a passeggero.
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