Business travel trend 2025

I trend del business travel 2025: tra nuove generazioni e servizi su misura

In questo articolo

Un’indagine di Uber for Business svela le tendenze emergenti nei viaggi di lavoro: dalle preferenze di alloggio ai principali disagi in aeroporto, ecco cosa cercano (e cosa evitano) i business traveller di oggi

Viaggiare per lavoro può essere arricchente, ma può anche portare con sé la sua dose di frustrazioni e delusioni. I social media che raccontano quasi esclusivamente tutto ciò che è bello e invidiabile, sono una lente d’ingrandimento distorta perché viaggiare non è sempre una ‘passeggiata di salute’. I ritardi dei voli e le infinite file in aeroporto sono fastidiosi per tutti, ma arrivare in un hotel in una brutta posizione con una stanza angusta e con un affaccio triste può far precipitare rapidamente l’hype del viaggio.

Per comprendere meglio le sfide e le aspettative dei viaggiatori d’affari nel 2025, Uber for Business ha condotto un’indagine tra oltre 1.000 dipendenti a tempo pieno che viaggiano per lavoro. Il sondaggio, condotto tra il 30 ottobre e il 5 novembre dell’anno scorso, ha esaminato le principali seccature legate ai viaggi, le preferenze di alloggio e le tendenze emergenti nel settore.

Il futuro dei viaggi d’affari non riguarda solo gli spostamenti dal punto A al punto B. Il sondaggio ci ha mostrato che spesso sono i piccoli momenti apparentemente insignificanti a dare forma alle esperienze dei dipendenti, nel bene e nel male“, ha affermato Josh Butler, responsabile globale di Uber for Business, in una dichiarazione a USA TODAY.

“Viaggiare può essere stressante indipendentemente dallo scopo, ma se a tutto questo si aggiunge la pressione di dover visitare una nuova città, gestire tempi stretti e fare una buona impressione su un cliente… l’ultima cosa di cui i viaggiatori d’affari vogliono preoccuparsi è avere il Wi-Fi funzionante in hotel o dove mangiare un boccone veloce prima di iniziare la giornata lavorativa”.

Dalla gestione del tempo libero all’importanza delle comodità in volo e in hotel, ecco cosa hanno detto i viaggiatori sui loro maggiori crucci e sulle tendenze che stanno plasmando il business travel nel 2025.

Generazione Z e Millennials: i protagonisti del business travel

I dati della survey evidenziano come la Generazione Z sia oggi la più entusiasta riguardo ai viaggi di lavoro. Il 41% dei giovani tra i 18 e i 27 anni afferma di amare viaggiare per lavoro, mentre un ulteriore 42% dice di solito apprezzarlo. Solo l’1% di loro preferirebbe evitare completamente le trasferte. I Millennials seguono a ruota, con l’80% che si dichiara favorevole ai viaggi aziendali. Al contrario, le generazioni più mature, come la Gen X e i Boomer, mostrano un atteggiamento più riluttante: il 5% e il 6% rispettivamente preferirebbero evitare viaggi di lavoro, mentre oltre la metà di questi gruppi effettua solo 1-2 trasferte l’anno.

Le aziende stanno adattando le proprie politiche di viaggio per attrarre e trattenere questi talenti, offrendo esperienze di viaggio più flessibili e coinvolgenti. L’introduzione di nuove tecnologie negli hotel, programmi di viaggio su misura e benefit legati ai viaggi sono tra le strategie più utilizzate. Inoltre, il crescente interesse dei giovani per il work-life balance spinge le aziende a promuovere il “bleisure” che consente di prolungare le trasferte con soggiorni personali.

Le difficoltà del trasporto: priorità e disagi per i viaggiatori d’affari

Il trasporto durante i viaggi d’affari rimane una delle principali fonti di stress. Secondo la survey, il 36% dei viaggiatori aziendali utilizza servizi di ridesharing, il 35% noleggia un’auto, mentre il 14% preferisce taxi o auto private. Il restante 15% si divide tra trasporti pubblici (7%) e alternative ecologiche come camminare, andare in bicicletta o usare monopattini (8%). Un dato interessante è che il 22% degli intervistati considera l’organizzazione del trasporto terrestre uno degli aspetti più problematici del viaggio.

Questa difficoltà è legata all’alta posta in gioco nei viaggi aziendali: perdere un volo o arrivare in ritardo a un meeting può compromettere un affare importante. E soprattutto è un aspetto su cui non possiamo avere nessun controllo. Per questo motivo, la puntualità è la priorità assoluta per il 33% dei rispondenti. Inoltre, il comfort è un altro aspetto chiave: il 26% preferisce un’auto silenziosa, il 13% vuole il controllo sulla temperatura interna e l’8% richiede più spazio per le gambe. Questo dimostra come il business travel non sia solo questione di spostamenti, ma anche di benessere durante il viaggio.

Aeroporti e voli: le frustrazioni più comuni

Quando si tratta di aeroporti, i principali fastidi per i viaggiatori d’affari sono le lunghe code ai controlli di sicurezza, segnalate come problema principale, seguite dal traffico stradale per raggiungere gli aeroporti, la mancanza di spazio personale, i prezzi esorbitanti del cibo e la difficoltà di trasportare i bagagli. In volo, invece, le peggiori esperienze sono i posti centrali (tra i più scomodi), i passeggeri rumorosi, la mancanza di pasti a bordo, le temperature estreme e il Wi-Fi malfunzionante.

Questi dati evidenziano l’importanza di soluzioni per ridurre il disagio in aeroporto e in volo. Servizi di fast track per i controlli di sicurezza, accesso alle lounge e la possibilità di scegliere posti più comodi sono benefit sempre più richiesti. Le compagnie aeree stanno cercando di rispondere a queste esigenze offrendo tariffe che includono più comfort, mentre gli aeroporti investono in tecnologie per velocizzare i controlli di sicurezza e migliorare l’esperienza complessiva.

Viaggi d’affari e vantaggi per i dipendenti

Un aspetto molto apprezzato dai business traveller è la possibilità di accumulare punti fedeltà per voli e hotel. L’88% dei Gen Z partecipa a programmi di accumulo miglia e punti hotel, utilizzandoli spesso per viaggi personali. Questo trend è strettamente legato all’aumento del “bleisure”: il 59% dei lavoratori aggiunge giorni extra alle proprie trasferte per esplorare la città di destinazione, mentre un ulteriore 15% dichiara di volerlo fare in futuro. Le generazioni più inclini a questa pratica sono la Gen X (31%) e i Millennials (30%).

Il concetto di viaggio d’affari si sta evolvendo: non è più solo una necessità lavorativa, ma anche un’opportunità per scoprire nuove destinazioni. Le aziende stanno incentivando questa tendenza offrendo rimborsi parziali per l’estensione dei soggiorni e permettendo ai dipendenti di collegare i propri account fedeltà ai sistemi di prenotazione aziendali. Questo non solo migliora la soddisfazione dei lavoratori, ma riduce anche i costi aziendali grazie a vantaggi e upgrade ottenuti dai programmi fedeltà.

Alloggi e servizi premium: cosa vogliono i business traveller

Oltre ai trasporti, la qualità degli alloggi è un fattore cruciale per i viaggiatori d’affari. Il 46% degli intervistati ritiene che gli upgrade gratuiti delle camere migliorino significativamente l’esperienza di viaggio, mentre il 23% apprezza la disponibilità di snack in camera. Un altro 19% trova essenziale avere un autista privato per i trasferimenti.

Ma ci sono anche aspetti imprescindibili: il 64% dei viaggiatori considera il Wi-Fi veloce e gratuito una necessità assoluta, mentre il 29% preferisce gli hotel con colazione inclusa. Anche la flessibilità negli orari di check-in e check-out (19%) e la presenza di una palestra (15%) sono fattori determinanti.

Questi numeri indicano che i business traveller non cercano solo efficienza, ma anche comfort e servizi personalizzati. Gli hotel rispondono con soluzioni sempre più su misura, come camere con spazi di lavoro dedicati, ristoranti interni di qualità e aree relax per garantire il massimo benessere anche in viaggio.

Il futuro del business travel è personalizzato e flessibile

I viaggi d’affari del 2025 saranno sempre più orientati al benessere del viaggiatore, con soluzioni su misura per le nuove generazioni, che amano viaggiare e cercano ‘l’experience’. Le aziende che sapranno adattarsi a queste tendenze, offrendo vantaggi come accumulo di punti fedeltà, maggiore flessibilità e servizi premium, non solo miglioreranno la soddisfazione dei propri dipendenti, ma otterranno anche un ritorno positivo in termini di produttività e fidelizzazione. Il business travel sta cambiando, e chi saprà evolversi resterà al passo con le nuove esigenze del mercato.

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