La Commissione europea ha fatto la sua mossa, informando Lufthansa e il Mef che l’operazione del vettore tedesco su Ita Airways potrebbe restringere la concorrenza su alcuni rotte da e per l’Italia. I timori riguardano principalmente una possibile riduzione della concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i Paesi dell’Europa centrale e sul lungo raggio tra Italia, Stati Uniti, Canada e Giappone e una possibile posizione dominante del Gruppo sul, redditizio, scalo di Milano-Linate, come più volte scritto su queste colonne. Ora Lufthansa e Mef hanno l’opportunità di rispondere alla comunicazione della Commissione, di consultare il fascicolo della Commissione e di richiedere un’audizione orale proponendo soluzioni sui rilievi fatti. Possono decidere di presentare rimedi in qualsiasi momento fino al termine del ricorso, che ad oggi scade il 26 aprile 2024.
Leggi Anche: Gli appetiti su Linate. E ritornano le proposte per volare oltreoceano
Operazione Ita-Lufthansa: le rotte interessate
Sulle rotte a corto raggio che collegano l’Italia a Paesi dell’Europa centrale, il Gruppo vedrebbe ridursi, e di molto la concorrenza, ai soli voli low cost. Non una grande novità visto che i voli sui cieli italiani si avviano orami ad essere per oltre di due terzi a basso costo, come ci aveva raccontato anche Michele Mauri, direttore della sede milanese di Alix Partners durante la ultima Bit di Milano.
Concorrenza che sarebbe anche insufficiente sull’Atlantico, secondo la Commissione Ue, e sulle rotte per il Giappone, a causa dell’alleanza e della joint venture atlantica capitanate da Lufthansa.
“Ogni anno milioni di passeggeri viaggiano su quelle rotte per una spesa annua complessiva di oltre 3 miliardi di euro. L’obiettivo della Commissione è garantire che l’operazione non comporti effetti negativi per i clienti – consumatori e imprese – in termini di aumento dei prezzi o diminuzione della qualità dei servizi. Ita ha avuto un inizio positivo delle sue operazioni. La Commissione teme che, in assenza di soluzioni adeguate, l’eliminazione di Ita come compagnia aerea indipendente possa avere effetti negativi sulla concorrenza in questi mercati già concentrati. Le rotte che danno origine a potenziali preoccupazioni rappresentano una piccola percentuale del totale delle rotte e dei passeggeri a corto e lungo raggio serviti da entrambe le parti e dai loro partner di joint venture, e le potenziali preoccupazioni non riguardano la stragrande maggioranza delle rotte gestite da Ita”, la posizione di Bruxelles.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok