I viaggiatori tornano in Germania. Per leisure, e, diversamente da prima della pandemia lo fanno lungo tutto il corso dell’anno, ma anche per business: “La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia. E i due paesi sono le prime due manifatture d’Europa. Inoltre son o ripartite le fiere, molto frequentate dalle aziende italiane” racconta a noi di businessmobility.travel Agata Marchetti, direttrice ad interim dell’ente del turismo tedesco in Italia.
Leggi anche: Lavorare in coworking all’ITB di Berlino grazie al Gruppo Lufthansa
Bleisure e Workation
I viaggi corporate “sono in decisa ripresa” spiega Marchetti, sottolineando come rappresentino il 26% degli arrivi totali. E anticipa due trend che l’ente germanico sta cavalcando, ovvero il Bleisure e il Workation: “lavorare in smart working davanti a una spiaggia è bello. Ma farlo anche in una città, magari molto verde, che dà tanti servizi non è male…ed è quello che le nostre città stanno facendo”.
Leggi anche: Con il progetto Viita, la Finlandia vuole attirare gli smart worker (estivi)
Pernottamenti in recupero
Il numero di pernottamenti internazionali in Germania è aumentato del 120%, passando da 31,0 a 68,1 milioni lo scorso anno, raggiungendo il 76% del livello record del 2019. Con un interessante trend: i viaggi si allungano e vanno alla scoperta anche di mete secondarie. Gli italiani vanno in Baviera, a Berlino, nel Bad Wuttemberg ma anche ad Amburgo, ad esempio.
I viaggiatori europei trascorrono in media 6,5 notti in Germania, con un aumento del 3%. Le spese di viaggio per i viaggi dall’Europa alla Germania salgono in media a 693 euro per viaggio (più 8%). Il treno e l’auto guadagnano quote di mercato.