Al contrario del turismo leisure, che ha appena superato un ferragosto sotto le aspettative e sembra pronto a raggiungere il plateau del post-pandemia – almeno in Italia -, i viaggi d’affari non arrestano la propria ascesa. Risultati quasi imprevisti, inaspettati di certo fino ad un anno fa, quando si prevedevano venti sfavorevoli.
Il rimbalzo ha invece permesso di superare i livelli pre-pandemia, con una spesa globale di 1,4 trilioni di dollari (prevista già per il 2024).
I numeri – pubblicati nel GBTA Business Travel Index Outlook – Annual Global Report and Forecast, pubblicato dal Global Business Travel Association insieme a Visa – parlano anche di 1,8 trilioni di dollari in spesa globale per i viaggi d’affari entro il 2027.
Il 2023 si dovrebbe chiudere a +32%
Lo scorso anno la spesa globale per i viaggi d’affari aveva chiuso i registri a +47%, con 1,03 trilioni di dollari.
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Nello specifico, la spesa era stata di:
- 183 miliardi di dollari di spesa aerea,
- 395 miliardi di spesa per l’alloggio,
- 191 miliardi di spesa per f&b,
- 138 miliardi di trasporto via terra,
- 121 miliardi di altre spese di viaggio.
Quest’anno, la spesa dovrebbe aumentare del 32%.
Suzanne Neufang, CEO di GBTA, spiega “La spesa per i viaggi d’affari è un indicatore chiave, ma è ancora da vedere come i volumi di viaggio continueranno a rimbalzare. I dati riflettono anche i notevoli sforzi del settore per adattarsi, innovare e prosperare nonostante le sfide, insieme al ruolo e al valore in corso dei viaggi d’affari verso economie, aziende e professionisti di tutto il mondo“.
Già entro il 2024, complice la recessione prevista ma non ancora arrivata, la spesa globale tornerà (per superare) i livelli del 2019, contro le più tiepide previsioni che ipotizzavano un superamento del pre-pandemia solo nel 2026.
Cambia il BT, punta sempre più al leisure
L’indagine GBTA dà i numeri del cambiamento nel mondo del BT: il 62% dei viaggiatori d’affari già oggi unisce viaggi d’affari e personali, molto più che nel 2019, e il 42% allunga i soggiorni business per ristargliarsi qualche giorno di svago.
il 70% dei viaggiatori “ibridi” continuano il soggiorno nella stessa struttura.
La spesa stimata dagli stessi viaggiatori d’affari, a livello globale, si aggira intorno ai 1.018 dollari/persona.
In particolare:
- 391 dollari per l’alloggio
- 189 per cibo e bevande
- 182 dollari per il biglietto aereo
- 136 per quelli su terra
- 120 dollari di spese varie.
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L’Europa guida la crescita
Per la crescita 2022 la spinta principale è arrivata dall’Europa, in particolare dalla zona occidentale del Vecchio Continente, grazie ai flussi da Nord America e America Latina.
A rilento la regione Asia-Pacifico, a causa della coda lunga del Covid in Cina. Pechino ha perso il 4,6% in termini di spesa per il BT nel 2022, spostando il Paese sul secondo gradino del mercato mondiale per la prima volta dal 2014. (Nel 2023 comunque dovremmo chiudere con una ripresa del traffico cinese).
Sfide future
Le conseguenze della guerra in Ucraina, inflazione in alcune aree, finanza globale in bilico e l’indebolimento del settore manifatturiero sono le cause più probabili di uno slittamento al ribasso nelle previsioni di spesa per il BT.
Tra le sfide (e opportunità) da gestire ci saranno la maggiore attenzione alle iniziative di sostenibilità, nuove tecnologie, lo sviluppo strutturale del lavoro da remoto e l’aumento dei viaggi combinati, leisure.