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Firenze conquista il turismo congressuale: 30 milioni di euro di fatturato in un anno

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Con 11.697 eventi MICE organizzati nel 2023, la capitale fiorentina guida l'espansione del turismo business in Italia, un settore più che mai cruciale, come evidenziato da Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi

Firenze non è solo arte e cultura: nel 2023 la città ha dominato il turismo congressuale con numeri impressionanti. Tra conferenze, meeting e convegni, sono stati ben 11.697 gli eventi ospitati, per un totale di 807 mila partecipanti e 1,9 milioni di presenze giornaliere. Rispetto all’anno precedente, la crescita è stata significativa: +15,2% di partecipanti e un aumento del 22,4% nelle presenze. Questi risultati confermano Firenze come una delle mete preferite a livello internazionale per il settore MICE (Meeting, Incentive, Conference and Events), con un mix perfetto di tradizione, innovazione e logistica strategica.

Firenze, un motore instancabile del turismo MICE

Il 2023 ha segnato un nuovo record per la città, frutto di un’organizzazione puntuale e una visione strategica messa in campo dalla Fondazione Destination Florence e da Firenze Fiera. Ma l’aspetto più sorprendente è la distribuzione degli eventi: l’81% di questi si è svolto in strutture alberghiere, il che dimostra la flessibilità degli hotel cittadini nell’adattarsi a un settore in continua evoluzione.

La capacità di ospitare eventi di ogni dimensione, dalle piccole riunioni ai grandi congressi internazionali, rende Firenze una destinazione versatile e adatta a qualsiasi tipo di pubblico.

Oltre 30 milioni di motivi per scegliere Firenze

Non solo presenze e visibilità: come dicevamo il turismo congressuale ha portato nelle casse della città oltre 30 milioni di euro nel 2023. Un impatto economico importante che, grazie alla collaborazione tra Firenze Fiera e la Fondazione Destination Florence, è destinato a crescere. Sono già in programma 14 congressi internazionali tra il 2024 e il 2028, con un’attesa di oltre 18mila partecipanti. Un risultato che testimonia la forza del posizionamento di Firenze come meta preferita per eventi globali.

“Firenze è il palcoscenico perfetto per eventi di ogni tipo e dimensione,” ha dichiarato Laura Masi, Presidente della Fondazione Destination Florence. “Il nostro obiettivo è sviluppare un turismo di qualità, che si inserisca in modo sostenibile nel tessuto cittadino”. Dal canto suo, Lorenzo Becattini, Presidente di Firenze Fiera, ha ribadito l’importanza di puntare sugli eventi sostenibili: “Nel 2023 abbiamo ospitato 133 eventi con 60mila partecipanti. Con il nuovo padiglione Bellavista, pronto nel 2027, saremo in grado di attrarre ancora più grandi eventi, sempre con un occhio alla sostenibilità”. Firenze, quindi, non si ferma e continua a innovare, per restare sempre più competitiva nel settore.

L’Italia cavalca l’onda del turismo congressuale

Ma il boom di Firenze non è isolato: l’Italia intera sta vivendo una fase di crescita nel settore MICE. Secondo i dati OICE, nel 2023 sono stati organizzati 340.057 eventi in tutto il Paese, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. I partecipanti sono stati 27 milioni, con un incremento del 28%, e le presenze hanno raggiunto quasi 42 milioni, segnando un +31,9%. Una ripresa vigorosa per un settore che negli ultimi anni aveva subito pesanti battute d’arresto a causa della pandemia.

Gabriella Gentile, Presidente Federcongressi&eventi

Durante una breve intervista, Gabriella Gentile, Presidente Federcongressi&eventi, ha dichiarato:

“Il positivo andamento del MICE italiano evidenziato dai dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi e dai suoi focus dedicati a singole destinazioni dimostra quanto i congressi e gli eventi business in presenza siano fondamentali per associazioni e imprese. Dopo lo stop dovuto al Covid19, infatti, le prime sono tornate a investire nei congressi che diffondono conoscenza e innovazione e le aziende in convention, meeting e lanci di prodotto come leve di marketing e promozione. Parlare di congressuale significa, inoltre, parlare di un settore chiave del turismo. Un settore di qualità, capace di destagionalizzare i flussi e di attrarre partecipanti alto spendenti con positive ricadute economiche sulle destinazioni sedi di congressi ed eventi.”

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Dove nascono i grandi eventi: il panorama italiano del turismo congressuale

Guardando alla distribuzione geografica degli eventi, il Nord Italia si conferma l’area più gettonata, con il 59% degli eventi totali. Il Centro Italia segue con il 24,7%, mentre il Sud e le Isole rappresentano rispettivamente il 10,2% e il 6,1% degli eventi. Le strutture alberghiere continuano a dominare come sedi preferite per gli eventi, ospitando il 77,8% degli incontri, ma centri congressi e sedi fieristiche stanno vivendo una crescita significativa, con un aumento del 33,9% nelle giornate di utilizzo e un +54,7% nelle presenze.

Per quanto riguarda i promotori degli eventi, le aziende continuano a guidare il settore, organizzando il 66,3% degli eventi, con un incremento di 13,5 punti percentuali rispetto al 2022. Anche le associazioni mantengono un ruolo di primo piano, con il 22,3% degli eventi.

Il futuro del turismo congressuale italiano si prospetta dunque ricco di opportunità, ma anche di sfide. Roberto Nelli, docente di Marketing all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Responsabile scientifico dell’Osservatorio OICE, ha sottolineato:

“Il settore congressuale si sta evolvendo, con le sedi per eventi che devono adattarsi rapidamente alle nuove esigenze del mercato. I territori italiani stanno dimostrando una crescente capacità di valorizzare le loro peculiarità culturali, attrarre eventi e creare nuove opportunità”.

Il 2024 si preannuncia quindi come un anno cruciale per consolidare i risultati ottenuti nel 2023. La sfida sarà quella di diversificare le destinazioni e attrarre eventi anche in località meno tradizionali, favorendo una distribuzione più equilibrata durante tutto l’anno. Il settore è in costante evoluzione, e la capacità di innovare e rispondere alle richieste del mercato sarà decisiva per il successo futuro della meeting industry in Italia. Ma le risposte definitive a queste sfide sono ancora tutte da scrivere…

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