Dall’anno domini 2019, quando il mondo pre-Covid era diverso, al 2023 sono decollate ben 256 nuove compagnie aeree (alcune, però, hanno solo cambiato nome…), 50 delle quali però, purtroppo, non sono arrivate sino a oggi. Lo sottolinea nel suo blog OAG (Office of the Attorney General), il fornitore leader a livello mondiale di informazioni, intelligence e analisi digitali sui aeroporti, compagnie aeree e società di tecnologia di viaggio.
Ci sono stati vari motivi per cui alcune compagnie non sono riuscite a continuare a operare nel 2023: alcune purtroppo sono fallite a causa della guerra in Ucraina, alcune sono passate dai servizi di linea a quelli charter e alcune sono semplicemente scomparse; qualcuno si ricorda ad esempio OCL Barbados o Gran Colombia de Aviación? ricorda il blog di OAG.
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Le compagnie scomparse nell’ultimo lustro
A guidare la lista delle compagnie che hanno dovuto mettere a terra i proprio aerei è l’Ukraine International, anche se il management del vettore si dice pronto a ripartire in qualunque momento. Jetstar Pacific Airlines ha invece subito un rebranding nel 2020, riadottando il suo vecchio nome, ovvero Pacific Airlines. Thomas Cook è stata invece vittima di problemi finanziari già prima della pandemia, così come Comair, l’ex vettore in franchising di British Airways in Sud Africa. Altri, come Tigerair Australia, sono stati coinvolti in una ristrutturazione organizzativa, mentre Blue Air e Mango hanno faticato a rilanciarsi dopo il Covid. Tra le scomparse anche l’italiana – che la Qatar Airways guidata allora da Akbar Al Baker provò a rilanciare – Air Italy. Mentre le giovani Swiftair e One Airways sono decollate e rapidamente scomparse, mentre Pivot Airlines è passata velocemente ai servizi charter. Molte start-up , infine, non sono riuscite ad avviare i motori, inclusa la reincarnazione della Monarch Airlines.
L’avvio di una nuova compagnia aerea non è per nulla facile: i capitali si bruciano rapidamente, ottenere le licenze operative necessarie spesso richiede più tempo del previsto e questo anche prima di procurarsi aerei, assicurarsi slot, e costruire tutti i necessari sistemi di prenotazione e funzioni di supporto di back-office. Non per nulla sir Richard Branson, imprenditore di successo anche nel mondo del trasporto aereo – con qualche rovescio, come un po’ tutti… – disse:
“se vuoi diventare milionario fondando una compagnia aerea, parti da miliardario…”, la sua citazione che nel settore circola da anni.
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I vettori più grandi lanciati dal 2019
Deutsche Lufthansa AG, seguita da Ita Airways, guida le “nuove” compagnie nate dal 2019. Ma è, naturalmente, un artifizio burocratico, visto che nacque nel lontano 1926 a Berlino. E che nell’ultimo trimestre ha messo a segno il suo miglior quarter della sua storia. Ita Airways invece nasce effettivamente dalle “ceneri” di Alitalia nel novembre 2020, mentre al terzo posto di questa speciale classifica c’è Wizz Air Malta, vettore istituito per soddisfare un requisito normativo di un’azienda più grande. Qui sotto le top 15 compagnie nate nel periodo del pre-covid per numero di passeggeri. La stragrande maggioranza dei vettori sono stati rinominati come entità, parte di quel più ampio processo di ristrutturazione dovuto principalmente alla pandemia. In effetti, l’unico vettore veramente nuovo tra i 15 ancora in attività è Breeze Airways da quando Go Air/First ha cessato le operazioni all’inizio di ottobre.
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