Dati di mercato - 8

I dieci posti al mondo dove lavorare meglio da remoto

29/08/2023

In questo articolo

Visti e possibilità di permanenza per i lavoratori "smart": ecco i paradisi dei nomadi digitali

Oggi lavorare da remoto non è più sorprendente. Alcuni lo definiscono addirittura “nomadismo digitale”, dal momento che, se ben organizzato, un lavoratore/globetrotter può lavorare – letteralmente – da dovunque nel mondo, altri “blue sky thinking“, dato che dopo la pandemia in molti sono saliti su un aereo, laptop nel bagaglio a mano, e sono partiti alla ricerca di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

In risposta a questi movimenti, diverse destinazioni affamate come tipicamente vacanziere hanno hanno studiato sistemi innovativi per attirare i lavoratori: favorendo gli smart-workers dall’estero ci si può garantire un flusso semi-turistico 365 giorni l’anno. Ma ci sono Paesi più adatti al nomadismo di altri? Come riconoscerli? Ecco quali sono e cosa “cercare” nel vostro ufficio globale.

Quali visti servono per lavorare da remoto in UE

In effetti, molti dei migliori Paesi per i lavoratori a distanza si trovano piuttosto vicino: nell’Unione europea, o comunque nell’area Schengen, la più grande zona senza visti al mondo. Tuttavia, da novembre 2023 le cose cambieranno.

L’UE sta adottando un modello ESTA in stile americano noto come ETIAS, che sta per European Travel Information and Authorization System. Ne abbiamo già parlato in questo articolo.

Per semplificare, sarà ancora possibile viaggiare attraverso l’UE senza visto, a condizione che il viaggiatore abbia registrato i propri dati e completato il questionario su un sistema di immigrazione computerizzato prima del viaggio. Molto semplice.

Italia dall’estero

Con la legge del marzo 2022, l’Italia prevede la possibilità di richiedere un visto per i lavoratori extra UE o lavoratori altamente qualificati che lavorano da remoto, in autonomia o per un’azienda che non è residente nel territorio dello stato italiano.

I migliori paesi per lavorare da remoto

Passiamo ora alla scelta del Paese più adatto alle nostre esigenze di lavoratori. In questa lista figurano sia località esotiche e soleggiate, che Paesi famosi per la propria cultura millenaria, ma anche qualche nazione più vicina a noi.

Argentina

L’Argentina ha un visto speciale per i lavoratori che consente ai nomadi digitali di lavorare in remoto per 180 giorni per un’azienda internazionale o argentina, rendendo la vita e il lavoro in questo incredibile paese più accessibile che mai.

Colombia

La Colombia offre il perfetto equilibrio tra lavoro e svago e un nuovo visto per nomadi digitali, progettato principalmente per imprenditori, liberi professionisti o lavoratori con la libertà di lavorare da qualsiasi luogo. Da segnalare che è una delle opzioni più economiche disponibili al mondo.

Costa Rica

Situato sull’istmo centroamericano, il Costa Rica offre un visto per i lavoratori remoti che però devono prepararsi ad un costo della vita piuttosto alto. Comunque, il sistema sanitario è uno dei migliori al mondo.

Croazia

La Croazia ha recentemente aperto le proprie porte ai nomadi digitali con un permesso di soggiorno ad hoc: introdotto per la prima volta nel gennaio 2021, si chiama Digital Nomad Residence Permit ed è appunto qualcosa più di un semplice visto.

Georgia

La campagna “Remotely From Georgia” mira proprio ad attrarre nomadi digitali da 95 Paesi nel mondo (compresa l’Italia) di richiedere il visto per poter vivere e lavorare da remoto nel Paese.

Grecia

Uno dei più facili da ottenere, il visto che consente ai nomadi digitali di vivere e lavorare in Grecia per un anno intero, con possibilità di estensione fino a due anni e libertà di viaggiare nell’area Schengen, rende la Grecia una destinazione attraente. Non solo, facendo richiesta, e rientrando nelle categorie prescritte, si può ricevere una riduzione fiscale del 50%.

Indonesia

L’Indonesia è diventata una mecca per i lavoratori da remoto. Ora il governo indonesiano ha annunciato che i nomadi digitali potranno lavorare nel Paese per un massimo di sei mesi senza pagare le tasse, utilizzando l’attuale visto B211A di 6 mesi. Se non dovesse bastare, è in arrivo un visto di 5 anni, con la possibilità di estenderlo per altri cinque anni.

Messico

Città del Messico è un hub per lavoratori remoti da tutto il mondo grazie al visto di residenza temporanea che consente di rimanere nel paese fino a un anno e di estendere il visto per altri tre anni.

Portogallo

Il Portogallo ha qualcosa da offrire a ogni viaggiatore, dalle lunghe spiagge alle alte scogliere, città ricche d’arte e di storia. Ma non è solo una popolare destinazione turistica: recentemente ha infatti rilasciato il visto per soggiorno temporaneo per il Portogallo per i nomadi digitali, insieme ad altre opzioni di visto come il visto D7 (che rende il pensionamento in Portogallo un’opzione allettante per molti cittadini extracomunitari), il visto per imprenditori D2 (il permesso di residenza portoghese che consente di vivere, risiedere e lavorare nel Paese per 1 anno) e ​​un golden visa (la possibilità di richiedere la residenza permanente).

Spagna

Il visto per nomadi digitali spagnolo è un punto di svolta per coloro che cercano di combinare lavoro e viaggio, ci sono però delle regole: aver già lavorato a distanza per almeno un anno e non essere stato residente in Spagna negli ultimi cinque anni.

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