Da Intesa Sanpaolo 10 miliardi per il comparto del Travel

17/07/2024

In questo articolo

Turismo e Agribusiness, due tra le realtà sulle quali la banca milanese-torinese punta aprendo il suo credito a queste aziende. Che possono, e devono, collaborare

Intesa Sanpaolo rinnova il suo impegno per il mondo travel e mette sul piatto ulteriori 10 miliardi di euro di credito, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno, che si aggiungono a circa 9 miliardi di liquidità già erogati al comparto dal 2020. Un intervento all’interno del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” promosso dalla Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, con un budget di ben 120 miliardi di euro al 2026, per investimenti con un forte focus sui settori del Turismo e dell’Agribusiness. Che secondo la prima banca italiana possono e devono integrarsi.

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Enogastronomia, un tesoro per il comparto turistico

Non per nulla secondo le analisi del del Centro Studi SRM collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, specializzato nell’analisi delle filiere produttive e del turismo, in Italia i turisti enogastronomici nel 2023 sono stati il 58% del totale, dato in crescita rispetto al 45% sul 2019. Ricerca di qualità, esperienza distintiva e servizi aggiuntivi emergono come elementi comuni di competitività e molte imprese agroalimentari ed enogastronomiche possono crescere attraverso un’offerta di prodotti collegata a percorsi identitari, culturali e di territorio facilmente coniugabili alla ricettività turistica.

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Il comparto vale oltre il 10% del Pil

Turismo leisure ovviamente – le presenze turistiche totali ammontano a 133,6 milioni di arrivi (4° posto al mondo), che salgono a 447,1 milioni per i giorni di presenza (passando così al 3° posto) – ma anche Business travel e Mice, si stima possano generare un valore aggiunto di circa 103,6 miliardi di euro, con un contributo al Pil del 5,9% che arriva al 10,8% se si include anche l’impatto indiretto ed indotto. Significativa è anche la sua valenza sociale. In termini di occupazione, il settore turistico italiano impiega oggi quasi 1.300.000 lavoratori con circa 200.000 aziende che hanno almeno un dipendente. Una forza lavoro sostanzialmente giovane (circa il 58,7% dei dipendenti ha meno di quarant’anni e il 36,2% meno di 30) e in prevalenza femminile (52,3%).

 “Come banca di riferimento dei principali settori del Paese, rinnoviamo il nostro sostegno all’industria turistica, la cui crescita è determinante per rafforzare strutturalmente l’economia italiana. Il percorso intrapreso in questi ultimi anni dalle imprese del comparto verso sostenibilità, digitalizzazione e innalzamento degli standard qualitativi delle strutture mostra risultati incoraggianti e deve proseguire con maggior intensità e diffusione, grazie al potenziale delle filiere del mondo enogastronomico. Intesa Sanpaolo mette a disposizione 10 miliardi di euro per incentivare nuovi investimenti, accompagnare i passaggi generazionali di queste aziende, favorendone anche la crescita dimensionale. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del PNRR, è accelerare i processi di transizione per agevolare una proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per il turismo e per l’ambiente” il commento di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo (nella foto).

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