Le strategie presentate sono diverse, dal focus sui clienti amerciani al mercato interno, disintermediazione delle prenotazioni e nuove formule restort: durante il primo Pambianco Hotellerie Summit i piani del mondo leisure per cementare i risultati del 2022 e puntare ad una crescita nel 2023 sono diverse. Ecco cosa hanno in programma Blu Hotels, Planetaria Hotel e il Gruppo Una.
Blu Hotels investe per disintermediare le prenotazioni
Oltre 30 strutture (tra 4 stelle e 4 stelle superior) che hanno permesso a Blu Hotels di registrare un incremento del 20% rispetto al periodo 2019/2020 e un aumento di tariffa del 40% (per le strutture di montagna).
Nicola Risatti, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo, in occasione del primo Pambianco Hotellerie Summit ha parlato degli ottimi risultati ottenuti, ma anche dei progetti futuri: “Il nostro obiettivo principale per il 2023 è quello di migliorare il prodotto e la qualità, poiché dobbiamo essere sempre più competitivi nei confronti delle grandi catene internazionali”.
Un lavoro già avviato, e che potrebbe permettere al gruppo di crescere ancora, è quello portato avanti per disintermediare a favore dei canali diretti (online travel agency e tour operator oggi valgono il 50%, l’obiettivo è arrivare all’80% dei canali diretti). “Ci rendiamo conto che gli stranieri fanno fatica a prenotare direttamente, perché, ad esempio, affidandosi a tour operator hanno una maggiore garanzia di controllo dell’intero percorso di viaggio. A tal proposito stiamo investendo molto sul miglioramento del nostro sito web per cercare di ‘saltare’ questi intermediari, dando ai nostri ospiti stranieri una maggiore sicurezza anche per i pagamenti”.
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Planetaria Hotels, decentralizzare per personalizzare
Undici strutture ricettive, di cui dieci in proprietà e 1 in gestione, quattro e cinque stelle, che dovrebbero diventare 12 per raggiungere i 50 milioni di euro di fatturato (nel 2022 sono stati 42 milioni) e un ebitda a 35 per cento. Sofia Gioia Vedani, CEO di Planetaria Hotels, parla di acquisizioni e posizionamento (leisure “anche se in città“), ma soprattutto di decentralizzazione.
“Crediamo nell’identità delle persone e nella loro capacità di dare un contributo, pertanto anche un ufficio centrale toglierebbe la possibilità di personalizzare un servizio o ad un fornitore locale di vendere il proprio vino – spiega Vedani – Sono convinta che togliere i direttori dalla loro operatività possa portarli a perdere il contatto con il cliente, per cui i general manager non lavorano in sede, anzi tutti i nostri direttori hanno ciascuno il proprio albergo da dirigere”.
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Gruppo Una, puntare sulla formula resort e ristorazione
Gruppo Una, nella top five delle compagnie alberghiere per fatturato (5.600 camere in 51 strutture su 24 location), punta ad arrivare al +10% rispetto alle tariffe del 2019.
Fabrizio Gaggio, Direttore Generale Gruppo Una, ha spiegato di essere “sempre più concentrati sulle dinamiche in arrivo dai mercati nordamericani e sudamericani che hanno ancora tanto margine di sviluppo per noi. Per lo stesso motivo abbiamo appena affiliato al soft brand ‘a stelle e strisce’ Preferred Hotels and Resorts sia il nostro Milano Verticale Una Esperienze che il Principi di Piemonte di Torino Una Esperienze, proprio per avere un presidio maggiore sull’area e allo stesso tempo sfruttare i meccanismi commerciali garantiti“.
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Sempre con un occhio di riguardo al mercato americano, “Grande importanza nel nostro piano di investimenti avrà sempre di più la parte di ristorazione. Col miglioramento implementato nel 2022 in molte delle nostre proposte di f&b abbiamo visto già grandissimi risultati che ci spronano a investire ancora – conclude Gaggio – Rendere sempre più eccellente questa nostra business unit inoltre è per noi fondamentale anche nell’ottica della crescita della nostra offerta Mice, un settore che ha finalmente ricominciato a crescere molto bene dal 2022″.
Il vero asso nella manica del Gruppo per il 2023 è quindi la formula resort, che – spiega Gaggio – in Italia funziona bene: “Come gruppo abbiamo oggi ancora pochi resort, nelle tre strutture di Capotaormina, Versilia, Giardini Naxos stiamo vedendo già dal 2022 dei grandissimi risultati“.