Per chi ha previsto viaggi di lavoro in macchina tra l’Italia e la Francia nel prossimo periodo deve tenere conto di un ‘piccolo particolare’: il Traforo del Monte Bianco chiuderà per 15 settimane, esattamente dal 2 settembre al 16 dicembre 2024.
Una chiusura che rappresenta una sfida notevole per il traffico transfrontaliero e avrà un impatto su milioni di viaggiatori e sul commercio tra i due paesi.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Perché chiude il Traforo del Monte Bianco?
Il Traforo del Monte Bianco, aperto al traffico nel 1965, ha ormai più di 60 anni e necessita di interventi di risanamento significativi per garantirne la sicurezza e la funzionalità a lungo termine. Questi lavori, voluti congiuntamente dai governi italiano e francese, rappresentano il primo progetto di risanamento profondo della struttura del tunnel, e coinvolgeranno due tratti di 300 metri ciascuno.
Il progetto iniziale, previsto per il 2023, è stato posticipato di un anno per permettere una migliore pianificazione e minimizzare l’impatto sui viaggiatori. Le autorità hanno scelto il periodo autunnale per la chiusura, poiché è considerato il meno impattante per il traffico turistico e commerciale.
Quali lavori verranno eseguiti?
Durante i lavori, verrà utilizzata una tecnologia sperimentale per valutare la migliore metodologia operativa per il risanamento del tunnel. Le attività includono il risanamento della volta del tunnel, la sostituzione degli impianti tecnologici e la verifica della sicurezza strutturale.
Se la fase di test del 2024 avrà successo, il risanamento proseguirà nel 2025 con ulteriori interventi su altri 600 metri del tunnel.
L’impatto della chiusura sul traffico e sull’economia
La chiusura totale del Traforo del Monte Bianco avrà un impatto significativo sul traffico tra Italia e Francia. Oltre al traffico leggero, che rappresenta il 68% del volume totale nel 2023, anche il trasporto commerciale subirà notevoli disagi.
Le autorità locali e le aziende di trasporto stanno già pianificando misure di mitigazione, ma si prevede che i tempi di transito e i costi aumenteranno notevolmente durante il periodo di chiusura. Inoltre, il turismo nelle regioni della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia potrebbe subire una riduzione, con impatti negativi sull’economia locale.
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Alternative di viaggio
Durante la chiusura, i viaggiatori che desiderano spostarsi tra Italia e Francia dovranno considerare itinerari alternativi. Il Traforo del Frejus e il tunnel del Gran San Bernardo sono le principali alternative per il traffico automobilistico. Tuttavia, con il Traforo ferroviario del Frejus attualmente fuori servizio a causa di una frana, le opzioni ferroviarie sono limitate.
Inoltre vi è il passo del Colle del Piccolo San Bernardo, che collega la Savoia in Francia. Tuttavia, potrebbe essere chiuso in caso di nevicate: è perciò bene informarsi prima di partire.
A nord, il passo del Col des Montets, che collega Chamonix a Vallorcine in Francia – al confine con il Vallese – ma anch’esso potrebbe essere interessato da chiusure invernali. Il tunnel des Montets, un tunnel ferroviario a binario unico che funge da strada, può talvolta essere utilizzato quando il passo è chiuso, ma in questo caso il traffico risulta molto intenso.
E poi ecco il colle del Moncenisio, che chiude per la stagione invernale ma che solitamente sta aperto tutto novembre. Infine, il passo del Monginevro, tra Briançon in Francia e Cesana Torinese in Italia, ma anch’esso è soggetto a chiusure a seconda delle condizioni meteorologiche.
È consigliabile quindi pianificare in anticipo i viaggi tra Italia e Francia in questo periodo e considerare l’utilizzo di voli aerei o altri mezzi di trasporto per ridurre i disagi. Alcune compagnie di trasporto potrebbero anche offrire servizi navetta o percorsi alternativi per alleviare l’impatto della chiusura.
Proroga degli abbonamenti
Per compensare la chiusura, le autorità hanno annunciato una proroga di quattro mesi per tutti gli abbonamenti (10 o 20 transiti) validi alla data di inizio della chiusura. Questa estensione sarà automatica e non richiederà alcuna azione da parte degli utenti.
La chiusura del Traforo del Monte Bianco rappresenta una sfida significativa per il traffico transfrontaliero nel 2024, ma è necessaria per garantire la sicurezza e la funzionalità di questa infrastruttura cruciale per il futuro.
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